di Marco Capellini
L’economia circolare, da intendersi come uso “efficiente delle risorse” (Circular Economy), ha riscosso negli ultimi anni un’attenzione sempre più crescente fino ad arrivare oggi, ad essere quasi lo slogan simbolo per contestualizzare interventi a carattere ambientale apportati (o da apportare) ad un prodotto, servizio, territorio o ad un sistema industriale.
Il dibattito, avviato in sede Comunitaria, ha portato alla presentazione di un Action Plan da parte della Commissione UE nel 2020, a seguito del quale imprese, associazioni, consorzi e pubbliche amministrazioni europee ed extra-europee stanno ancora dibattendo sul tipo di approccio da seguire e sulle modalità più funzionali da applicare per raggiungere risultati utili al sistema.
Quello su cui tutti sono d’accordo, e dimostrato da recenti studi internazionali, è che un serio approccio a modelli di economia circolare può generare opportunità di lavoro e nuove opportunità di business.
Di fronte a questo acceso e aperto dibattito “politico”, resta comunque il fatto che esiste la necessità di dover contestualizzare le misure adottate con strumenti in grado di monitorare le azioni introdotte ed i successivi risultati raggiungibili e raggiunti.
Leggi tutto: Perché abbiamo bisogno di Economia Circolare in Italia?
di Alessandro Mauriello
Nella discussione pubblica europea e globale ritorna fortemente il tema del cambiamento climatico. Tema centrale nei consessi internazionali sulla transizione ecologica sia per l’impatto ambientale sia per l’impatto sull’occupazione e sui sistemi produttivi globali.
Proveremo a dare analisi di questi complessi fenomeni, attraverso il dialogo con Sergio Gentili, saggista e storico, che in questi giorni è in libreria con il libro “Il Partito Comunista italiano, storia di rivoluzionari, 1921-1945”, Edizioni Bordeaux.
Iniziamo con il tema della rigenerazione della politica e dell’assenza di partecipazione, qual è la sua opinione?
Leggi tutto: Cop 26 e Rigenerazione Politica
di Loredana Cornero
L'Associazione Viandando, nata nel 2014, promuove la filosofia di un turismo leggero che si intrecci con un’idea di movimento volto ad abbattere le distanze, rimuovere i conflitti, superare i confini e, quindi, finalizzato ad avvicinare le persone costruendo relazioni e promuovendo connessioni che certamente il viaggio lento e il cammino favorisce. Le infrastrutture per la mobilità dolce e la promozione di forme di spostamento e di fruizione dei territori lente ed attente all’ascolto, all’osservazione, alla riappropriazione del tempo e delle relazioni sono un veicolo per generare, tra le altre cose, forme di economia virtuosa, circolare, etica.
Leggi tutto: A PIEDI LUNGO IL CAMMINO MINERARIO DI SANTA BARBARA
di Pietro Dilauro
«Perdersi in una città non vuol dire nulla, ma smarrirsi in essa è una cosa da imparare». Con questa frase il pensatore tedesco W. Benjamin descriveva la città come un luogo in cui si può restare talvolta disorientati e confusi per poi ritrovarsi e costruire il futuro. Lo stesso spirito anima la costituzione dell’associazione di volontariato “Parco Bernari-Petroni” nel quartiere di via della Bufalotta a Roma Nord dove i cittadini residenti hanno contribuito a far nascere una iniziativa di natura civica per riscoprire uno spazio dimenticato quello dell’area verde di circa 4 ettari all’interno del comprensorio compreso tra via Bernari e via Guglielmo Petroni.
Leggi tutto: Per ridare forza al civismo in politica
di Marco Pellegrini
Il repentino e spaventoso incendio di domenica scorsa ha ricordato a tutti – pescaresi e non pescaresi – che nessuno può realmente fuggire dallo spietato rigore del principio di realtà.
Questo inesorabile criterio ci ricorda che tutto il territorio del Comune di Pescara è pari a soli 36 Kmq.
Volendo rendere con un'immagine geometrica, per pura comodità. tale misura di superficie, è sufficiente pensare ad un rettangolo lungo nove chilometri e largo quattro.
Leggi tutto: La pineta Dannunziana – La dura realtà chiede il conto ad una Citta-Paradosso