“...rispetto ad alcuni altri Paesi, anche europei, l'Italia è in ritardo in termini di attività in Asia Centrale in generale e nelle relazioni con il Kazakistan in particolare”
di Pietro Fiocchi
In attesa del primo Summit UE - Asia Centrale, previsto a Samarkanda i prossimi 3 e 4 aprile, continuiamo la panoramica centroasiatica, ancora rivolti al Kazakistan, in particolare questa volta con un focus sulle relazioni tra questo paese di crescente importanza strategica e l’Italia.
Ci rivolgiamo per l’occasione al politologo kazako Andrei Chebotarev, direttore del Centro Studi “Alternativa” (https://alternativakz.com).
Direttore, come vedono le istituzioni kazake la politica estera italiana nei confronti del vostro Paese e dell'Asia Centrale in generale?
Il Kazakistan e l'Italia stanno sviluppando relazioni abbastanza costruttive a livello di partenariato strategico. L'incontro tra il Presidente del nostro Paese Kassym-Jomart Tokayev e la Presidente del Consiglio della Repubblica italiana Giorgia Meloni, il 15 gennaio di quest'anno nell'ambito della partecipazione alla “Settimana dello Sviluppo Sostenibile di Abu Dhabi”, negli Emirati Arabi Uniti, e l'invito alla Premier a visitare il Kazakistan, sono stati indicativi a questo proposito.
Leggi tutto: Italia - Kazakistan: intervista al direttore del Centro Studi “Alternativa”
di Francesco Tufarelli
Nonostante una partenza stentata e uno sviluppo in pieno periodo pandemico la Conferenza sul Futuro dell’Europa, che si avvia a chiudere i suoi lavori lunedì 9 maggio ha prodotto oltre 50 pagine di proposte suddivise in 49 paragrafi.
Le diverse proposte, acquisite attraverso la piattaforma predisposta dalla Commissione europea e a seguito di un attento esame dei panel nazionali rileva una forte presenza di proposte formulate dal nostro Paese.
In questa prima sintesi ci limiteremo ad evidenziarne alcune, in attesa che l’Assemblea plenaria del 9 maggio decida la sorte da riservare al lavoro sin qui svolto.
Leggi tutto: Quanta Italia c’è nelle proposte della Conferenza sul Futuro dell’Europa
di Francesco Tufarelli
Storicamente lo spazio dedicato alle tematiche internazionali e nello specifico a quelle europee nel nostro Paese è piuttosto limitato.
La materia infatti viene giudicata troppo tecnica e non interessante per il grande pubblico.
Un’unica eccezione la ricordiamo ai tempi dell’entrata in vigore della moneta unica, ma in quel caso fu decisivo l’impegno economico nella campagna di comunicazione di tutte le grandi banche per le quali l’euro rappresentava evidentemente il core business.
Oggi viviamo una realtà quasi paradossale, infatti anche a seguito della pandemia le vicende europee sono tornate prepotentemente di moda. Lo spazio tuttavia resta limitato e gli argomenti sono veramente troppi.
Leggi tutto: La Conferenza sul Futuro dell’Europa e il complesso di cenerentola
di Gianni Lattanzio
Ogni anno, il 9 maggio, si celebra l’anniversario della Dichiarazione Schuman (dal nome dell’allora ministro degli esteri francese) che ha segnato l’avvio del processo di integrazione europea. Si tratta di una data storica che è bene ricordare perché è importante ravvivare lo spirito che ha animato il progetto di creare “una solidarietà di interessi” tra gli Stati membri, mediante la politica “dei piccoli passi”, al fine di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
Non è questo il momento di ripercorrere le tappe che hanno portato all’attuale fase di sviluppo dell’Unione europea. In alcune occasioni c’è stato modo di fare il punto: nel 2017 abbiamo festeggiato i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma e nel 2020 sono stati ricordati i 70 anni della Dichiarazione Schuman. Occorre guardare avanti con la consapevolezza dei numerosi passi avanti compiuti nel processo di creazione di “un’Unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa” (preambolo del Trattato di Maastricht).
Leggi tutto: Riformare i Trattati per dare forza all’Unione europea
di Francesco Tufarelli
Il 9 maggio è da sempre una data complicata da festeggiare per il nostro Paese. Infatti alla Festa dell’Europa si affianca la giornata dedicata alle vittime del terrorismo, ciclicamente la festa della mamma e addirittura, tempo fà, la festa dell’impero a ricordo del discorso di Mussolini il 9 maggio 1936.
Ad onor del vero è opportuno ricordare che in molti paesi fra l’8 ed il 9 maggio si celebra anche la caduta del nazi-fascismo. L’8 maggio infatti furono catturati Hermann Goring e Vidkun Quisling.
Leggi tutto: 9 maggio 2021 una nuova sfida per l'Europa unita