di Pietro Dilauro
«Perdersi in una città non vuol dire nulla, ma smarrirsi in essa è una cosa da imparare». Con questa frase il pensatore tedesco W. Benjamin descriveva la città come un luogo in cui si può restare talvolta disorientati e confusi per poi ritrovarsi e costruire il futuro. Lo stesso spirito anima la costituzione dell’associazione di volontariato “Parco Bernari-Petroni” nel quartiere di via della Bufalotta a Roma Nord dove i cittadini residenti hanno contribuito a far nascere una iniziativa di natura civica per riscoprire uno spazio dimenticato quello dell’area verde di circa 4 ettari all’interno del comprensorio compreso tra via Bernari e via Guglielmo Petroni.
Il senso dell’iniziativa risiede nella volontà di andare oltre la logica per la quale la democrazia è concentrata dentro le istituzioni rappresentative. Attraverso una visione della società nelle sue diverse articolazioni che tendono a rappresentarsi in gruppi, associazioni di interesse, comitati di cittadini e nel rispetto delle istituzioni locali, nazionali e sovranazionali è possibile esprimere una rappresentanza moderna. I partiti non possono ignorare questa realtà e la politica stessa dovrà trovare degli equilibri decisionali. Verde, ambiente, ecosostenibilità sono al centro di un dibattito globale che coinvolge le istituzioni così come le organizzazioni di cittadini in un processo innovativo. Forme di negoziazione, convergenza di interessi e uno scenario di partecipazione ampio è quanto l’associazione “Parco Bernari-Petroni” con la sua presenza intende realizzare. Percorrendo questa strada sarà possibile trovare momenti di socialità evitando situazioni di conflitto e di disagio verificatesi negli ultimi anni che inevitabilmente condurranno i cittadini a sentirsi abbandonati senza soluzioni, privi della corretta informazione e di servizi essenziali.
Il fallimento del progetto del costruttore Bonifaci cui l’Amministrazione Capitolina uscente aveva affidato l’incarico di gestione del “Parco Bernari-Petroni” può rappresentare l’occasione di un ritorno al dialogo tra cittadini e istituzioni confidando che la futura Amministrazione del Comune di Roma possa prendere in carico l’area verde. È importante quindi promuovere reti, interazioni e piattaforme partecipative per rilanciare il patrimonio ambientale nel territorio del III municipio oltre che nuove esperienze di civismo e volontariato per valorizzare il patrimonio ancora più importante delle relazioni tra individui. La politica sarà in grado di cogliere l’opportunità? L’associazione ha inaugurato la bonifica del parco ma questo è solo l’inizio di un iter nel quale entrambe le parti sono impegnate per migliorare la vita del quartiere e della Capitale.
