di Romolo Infusino
Domani, 30 giugno, verrà avviato lo shut-down del secondo modulo della centrale nucleare di Fessenheim, un reattore PWR di 880MW.
Il primo modulo è stato già spento nel febbraio di quest’anno. Si dà avvio, con questa operazione, al processo di riduzione della produzione di energia elettrica da nucleare che passerà dall’attuale 75% al 50% nel 2035, con chiusura progressiva di altri 14 reattori, secondo il piano voluto da Hollande e confermato da Macron, con relativo incremento della quota delle fonti rinnovabili. L’affermazione dei Verdi nelle regionali francesi di ieri porterà indubbiamente alla conferma e accelerazione della riduzione del nucleare francese, anche se la Francia non uscirà dal nucleare, contrariamente a quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa ove la tendenza all’uscita è confermata dalla chiusura di centrali nucleari in Svizzera, Svezia e soprattutto nella Germania che prevede la chiusura di tutte le sue centrali entro il 2022.
di Anna Maria De Luca
Dopo il Covid, la scuola italiana ha preso sicuramente una maggiore consapevolezza di quanto sia importante l'educazione ambientale. È il cuore del nostro futuro. La scuola resta il luogo privilegiato per insegnarla ma la giornata di oggi deve essere anche l'occasione per guardare oltre i confini nazionali: l'ambiente, come la musica, ci unisce tutti.
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“E’ il momento per la Natura” , Riflettiamo sul ruolo dell'Ambiente dopo la pandemia del Covid-19"
di Pierlisa Di Felice
Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente, evento proclamato nel 1972 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il motto scelto per questa edizione, giunta durante la pandemia mondiale Covid-19, è “E’ il momento per la Natura”: un monito per ricordarci che la crisi della biodiversità è una preoccupazione non solo urgente ma anche esistenziale.
Leggi tutto: 5 giugno, Giornata Mondiale dell'Ambiente 2020
dI Pierlisa Di Felice
Il 24 maggio si è celebrata la Giornata Europea dei Parchi, ricordando il primo parco istituito in Svezia, nel 1909. Negli ultimi cento anni il sistema parchi italiano si è sviluppato a partire dal Parco del Gran Paradiso e del Parco d’Abruzzo istituiti nel 1922.
In Italia ci sono 24 parchi nazionali, 134 parchi regionali, 30 aree marine protette. Se si considerano le riserve statali, regionali e le altre aree tutelate si arriva a un totale di 871 aree protette. Alle quali vanno aggiunti gli oltre 2.500 siti della Rete Natura 2000, istituiti per le Direttive europee su habitat e uccelli. I parchi nazionali coprono 14.656 kmq, ovvero il 4,8% del territorio nazionale: un'estensione di poco inferiore a quella dell'intera Calabria. I parchi regionali - considerando tutte le aree e le riserve istituite con leggi regionali o comunque di competenza locale - arrivano a poco più di 17.000 kmq, pari al 5,7% del territorio nazionale, più o meno quanto il Lazio. Al netto delle sovrapposizioni, sommando l'estensione delle aree protette e dei siti Rete Natura 2000, all'incirca il 22% dell'Italia è posto sotto tutela.
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di Flavio De Septis
L’ inquinamento ambientale può scaturire da molti fattori ma negli ultimi cinquanta anni si è fatto strada un altro tipo di inquinamento ossia quello scaturito da migliaia di miliardi di cicche che ogni anno vengono disperse nell’ambiente dai tabagisti.
Leggi tutto: Salviamo l’ambiente dai mozziconi di sigarette!