di Fausta Speranza
Dopo anni in cui si parla di gap tra Unione europea e società civile e di fake news che spingono alla disaffezione dalla politica e dai sistemi democratici, colpisce che i più importanti media italiani abbiano ignorato la nuova Direttiva Ue che riguarda quanto di più essenziale ci possa essere: le risorse idriche. Inoltre, rappresenta la prima normativa adottata a Bruxelles su iniziativa dei cittadini. Mentre Wall Street quota in Borsa l'acqua, l'Europa batte un colpo decisivo: giù le mani da un bene che deve restare pubblico e bando a microplastiche e inquinanti. La posta in gioco in termini di salute non è da poco e non lo è nemmeno il ruolo giocato dalle firme di 1 milione e 800.000 cittadini. Ingiustificato il silenzio.
Leggi tutto: Se acqua potabile e cittadini non fanno notizia
di Rosa Manzo
Sono trascorsi 5 anni dal 12 Dicembre 2015, data in cui la 21° conferenza delle parti alla Convezione Quadro sul cambiamento climatico ha adottato l’Accordo di Parigi. Pochi sanno che benché l’Accordo sia diventato effettivo dal 2016, la sua piena operatività è stata raggiunta solo nel 2020, anno in cui gli Stati hanno presentato il piano quinquennale di politica verde nel quadro dell’obiettivo climatico raggiunto a Parigi.
Le deficienze dell’Accordo di Parigi sono forse state il maggior oggetto dei media mentre sporadiche sono stati i commenti positivi della opinione pubblica. Le maggiori critiche riguardano il carattere non vincolante di molte norme e il mancato rifermento alla difesa dei diritti umani nel testo dell’Accordo. I 4 anni di negoziazioni precedenti alla adozione del testo non devono però passare inosservati.
Leggi tutto: Accordo di Parigi, non solo minus ma anche plus!
di Rosa Manzo
Nonostante gli scioperi per il clima (climate strikes) susseguitisi negli ultimi due anni, i dettagli della questione climatica sono spesso sommariamente conosciuti. Questo breve estratto si propone di rispondere a due principali interrogativi: come si è evoluto il diritto internazionale in materia? Come la questione climatica è entrata nei tribunali nazionali?
Innanzitutto, occorrono delle piccole precisazioni terminologiche che possono aiutare ad evitare equivoci. Si discute generalmente di cambiamento climatico, anche se sarebbe più corretto parlare di cambiamento climatico dovuto a cause antropogeniche - anthropogenic climate change- come si legge nella Convenzione Quadro dei Cambiamenti Climatici adottata dalle Nazioni Unite nel 1992. Che il clima del Pianeta cambi nel corso della storia è un fatto naturale, ma le problematiche che siamo chiamati a risolvere oggi sono dovute ad una accellerazione del cambiamento del clima dovuto a un incremento esponenziale delle emissioni da gas serra.
Ragionamenti per città in divenire, centrate sulle persone e la collettività.
di Sonia Marino
Schiamazzi e risse tra giovani ubriachi, e così fino a notte inoltrata. E all’alba chi si avventura fuori dalla propria abitazione viene accolto dall’odore acre e pungente dell’urina, naturale conseguenza di tutto quel bere, e dai rifiuti che occupano gli stretti vicoli.
Leggi tutto: Città e conflitti, il popolo della notte e la sua illusoria libertà
di Francesco Tufarelli
Quando mancano meno di dieci giorni alla sessione straordinaria degli Stati Generali della Montagna, fissata dal Ministro Francesco Boccia per i giorni 24 e 25 luglio 2020 a Roccaraso, il tema delle Green Community, d’ora in poi GC, torna ad affiorare nel dibattito pubblico connesso al Green Deal europeo e nazionale. Le GC inizialmente previste dalla Legge 221/2015 (il cosiddetto collegato ambientale alla legge di stabilità 2016) costituiscono una formula organizzativa che oggi, soprattutto dopo la pandemia, sembra rispondere perfettamente ai canoni fissati dalla Commissione Europea per realizzare un’Europa più verde.
Leggi tutto: ITALIA E IL GREEN DEAL: la sfida delle Green Community