L’intervista a Pietro Spataro
di Asia Guerreschi
Alla conferenza sul clima, questo novembre si discuterà dei crediti di carbonio per la riduzione delle emissioni. Riguarda anche il numero in aumento di attività private che si occupano della misurazione di emissioni e di proposte per compensarle, come la start-up Risearth. Con il suo fondatore di soli 27 anni Pietro Spataro abbiamo analizzato le criticità e le aspettative.
In previsione della Conferenza mondiale sul clima (COP26), che si terrà a novembre di quest’anno a Glasgow, il tema del cambiamento climatico è ora più emblematico che mai. Durante la conferenza si discuterà anche l’articolo 6 dell’accordo di Parigi che in particolare riguarda gli obblighi di riduzione delle emissioni attraverso i cosiddetti “crediti di carbonio”.
Leggi tutto: Risearth, una start-up di giovani per aiutare a combattere il cambiamento climatico
di Sonia R. Marino,
Edonè, equilibrio e armonia: il Benessere
Il modello urbano con cui ci siamo relazionati nel corso del Novecento è in rapido mutamento, e l’anno pandemico ha evidenziato ancor di più questa trasformazione.
È noto che la popolazione urbana mondiale da qualche anno ha superato quella rurale, e molti di questi insediamenti presentano numerose criticità. Le aree metropolitane sono intrinsecamente associate a un forte consumo delle risorse e all’inquinamento; sono sistemi che si adattano lentamente ai cambiamenti climatici, sociali, economici ed etno-demografici, e in esse, negli ultimi anni, si sono accentuati i divari socio-economici e culturali.
Eppure, con tutte le loro criticità, le città e i territori a forte antropizzazione rimangono i centri e i motori dello sviluppo e della crescita economica e svolgono un ruolo determinante per l'innovazione globale, dalla tecnologica a quella culturale e sociale. Anche se presentano criticità ambientali, le città possono essere sistemi molto più efficienti delle aree rurali, benché molto dipende da come si correlano alcuni fattori, quali dimensione demografica e forma urbana. D'altronde consumano risorse ma non ne producono.
Vebinar da Assisi
L’impegno oltre l’utopia e la coscienza fragile
di Dante Fasciolo
“Laudato Si” è stato l’incipit che Francesco volle usare all’inizio di ogni capitolo del suo “Cantico delle Creature”.
Da allora, questa invocazione, ha ispirato filosofi, poeti, letterati, studiosi, scienziati, uomini di ogni età e di ogni impegno, umili persone dedite alla preghiera.
Riconoscere il segno divino nella variegata manifestazione della natura ha inciso sulla formazione delle coscienze degli uomini di tutti i tempi, e la semplicità dell’invocazione del fraticello di Assisi ha impresso un indelebile “segno” capace di suggellare un impegno tra uomo, fede, creazione.
A distanza di otto secoli, un Papa di Roma, mutuando il nome di Francesco, e assumendo lo spirito del “Laudato Si” intraprende deciso il cammino già tracciato e lo arricchisce di nuove valenze, offerte o imposte dagli attuali tempi controversi, e alle quali l’umanità intera è chiamata a dare una risposta.
Leggi tutto: Lo sguardo di Francesco dalla contemplazione alla lode
di Milly Tucci
Inaugurato a Lecce un punto informativo sull’economia circolare ,Ricerca e educazione per ridurre emergenza ambientale
E' stato inaugurato uno sportello informativo su economia circolare
in occasione della conclusione del progetto internazionale Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020 “circle-in - the circular economy as driving force of the development of Greece-Italy area” finalizzato a promuovere sviluppo imprenditoriale a ridotto impatto ambientale e con obiettivi di riduzione dell’inquinamento.
E' quel pensiero meridiano tanto evocato dal meridionalista sociologo e politico Franco Cassano che prende forma e si sostanzia in una nuova cultura d'impresa più etica, reciclica dove si azzerano sprechi, nulla è scarto ma tutto viene reinserito nel ciclo produttivo e quindi rivive.
Circlein è stato ricerca, ma anche formazione una web academy in chiave di sviluppo imprenditoriale online con 80 persone con tutti i ricercatori del laboratorio di ingegneria gestionale, ricercatori e partner stranieri, fondamentale la collaborazione degli stakeholder del territorio Regione, Città di Lecce, Confindustria Lecce, Brindisi e Foggia, ENEA e la piattaforma Icesp (Italian Circular Economy Stakeholders Platform), ecosistema basato su una piattaforma digitale per l’economia circolare.
Leggi tutto: Pensiero Meridiano e economia circolare
di Fausta Speranza
Dopo anni in cui si parla di gap tra Unione europea e società civile e di fake news che spingono alla disaffezione dalla politica e dai sistemi democratici, colpisce che i più importanti media italiani abbiano ignorato la nuova Direttiva Ue che riguarda quanto di più essenziale ci possa essere: le risorse idriche. Inoltre, rappresenta la prima normativa adottata a Bruxelles su iniziativa dei cittadini. Mentre Wall Street quota in Borsa l'acqua, l'Europa batte un colpo decisivo: giù le mani da un bene che deve restare pubblico e bando a microplastiche e inquinanti. La posta in gioco in termini di salute non è da poco e non lo è nemmeno il ruolo giocato dalle firme di 1 milione e 800.000 cittadini. Ingiustificato il silenzio.
Leggi tutto: Se acqua potabile e cittadini non fanno notizia