di Paulo Antônio Pereira Pinto
Propongo di iniziare a pensare al ruolo internazionale del Brasile da un punto di vista strategico diverso da quello comunemente utilizzato da chi fa previsioni sigli scenari futuri: invece di partire, come di consueto, dalle minacce esterne globali, reali o immaginarie, per poi considerare le questioni regionali e nazionali, dovremmo cercare, per quanto possibile, di vedere il mondo e la nostra regione immediatamente con occhi brasiliani - guardare dalla nostra prospettiva.
Leggi tutto: Un Brasile Tri-Oceanico e la prosperità attraverso l'Atlantico
di Annalisa Libbi
Quando lo scorso autunno Tananai ha annunciato l’album che ha dato il via al tour, dalle sue parole, dagli ospiti chiamati ai suoi live, si era intuito che le sorprese non erano finite.
Già dal 3 dicembre, ultima data del tour, l’inedito “martedì 3”, appunto, aveva sorpreso e commosso i suoi fan ai quali il pezzo era dedicato.
Poi, subito dopo, l’annuncio del tour estivo e, appena dopo Natale, quello europeo.
Nel fare questi annunci aveva lasciato capire che, da quel 26 settembre di quasi due anni fa, giorno successivo alla fine del “Rave eclissi tour”, aveva lavorato tanto, sulla musica, su sé stesso su quello che intendeva condividere con il pubblico.
E così, qualche giorno fa, non un giorno a caso ma, il 14 marzo, alla vigilia del compleanno di “Veleno”, il primo singolo dell’album Calmocobra, Tananai annuncia l’uscita di “Alibi” che non è solo un singolo ma che, insieme a “Booster”, farà parte della colonna sonora di una commedia d’amore, “L’amore in teoria”, del prossimo 24 aprile.
Leggi tutto: Tananai senza “Alibi”
La Prestigiosa Collezione Farnese Ai Musei Capitolini
Evento Di Punta Dell’anno Giubilare
di Luigi Capano
Ci troviamo a Villa Caffarelli, prestigiosa sede degli ancor più prestigiosi Musei Capitolini, per visitare, dopo l’affollata conferenza stampa, la mostra “I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una Collezione”, curata da Claudio Parisi Presicce e da Chiara Rabbi Bernard (fino al 18 maggio), e incentrata su una delle espressioni più sorprendenti, su uno degli esiti più felici del collezionismo rinascimentale, sia per la qualità che per la grande varietà delle opere raccolte, la Collezione Farnese appunto. Voluta e creata, all’indomani del tragico sacco di Roma (1527), dal Papa Paolo III Farnese, appassionato dell’antico e del contemporaneo, e ampliata, in seguito, dai suoi nipoti, trovò mirabile e rinomato alloggio per circa un secolo nel Palazzo di famiglia a Via Giulia, oggi sede dell’ambasciata di Francia, prima di essere trasferita e poi smembrata dai successivi eredi. Ed ecco ora, con il ghiotto pretesto dell’anno giubilare, adunata per l’occasione e distribuita in ben dodici sale, un parte cospicua di questo straordinario e disperso museo: sculture romane, bronzi, disegni, dipinti dei migliori artisti dell’epoca (tra questi: Annibale ed Agostino Carracci, Pontormo, El Greco, Raffaello, Rosso Fiorentino), gemme, monete, preziosi manoscritti, capolavori d’arte decorativa.
di Glenys Sanchez
A marzo ho avuto l'opportunità di visitare la mostra dedicata a Pablo Picasso a Roma, “Picasso lo straniero “un'esperienza che mi ha profondamente impressionato e che mi ha fatto riflettere sul potere trasformativo dell'arte. La mostra, che si snoda attraverso le varie fasi della carriera di Picasso, mi ha offerto un'occasione unica di entrare in contatto con il genio di un artista che ha rivoluzionato la storia dell'arte. Ogni sala, ogni opera, sembrava raccontarmi una storia diversa, una storia fatta di sfide, evoluzioni e sperimentazioni.
Un Incontro Con le Emozioni Più Profonde
La prima parte della mostra mi ha immerso nel Periodo Blu di Picasso, un momento che, sebbene fosse conosciuto, mi ha colpito con una forza inaspettata. Le tele bluastre e fredde, come "Il Vecchio Chitarrista", esprimono una tristezza universale che sembra andare oltre la biografia dell'artista. La solitudine, la povertà e la disperazione sembrano prendere vita in queste figure smunte, eppure ogni pennellata sembra raccontare non solo il dolore, ma anche un'incredibile capacità di resilienza. Osservando queste opere, ho avuto la sensazione di entrare in un altro mondo, un mondo dove la sofferenza è rappresentata con una potenza visiva che riesce ad emozionare anche chi, come me, non ha vissuto quelle esperienze.
Leggi tutto: Un'Esperienza Personale alla Mostra di Picasso a Roma.
di Rosario Sprovieri
Bisognerebbe raccontare questa storia importante o almeno,provare a cantarequest’inno alla vita che ogni anno si rinnova,perché questo è il tempo;adesso è il momento giustoper ascoltarele armonie melodiose che lo zefirospinge e poi rincorre veloce versole fughe lontane, lontane.
Leggi tutto: Aria di festa, la nuova primavera del maestro Turi Sottile