di Francesco Tufarelli
L’estate del 2020 e la fase post pandemia stanno regalando una incredibile notorietà ad un organo che, fino a pochissimi giorni fa, era conosciuto solo ai super tecnici delle “euro questioni”.
Il CIAE, questo sconosciuto, è divenuto improvvisamente il luogo centrale di elaborazione dei progetti per il “next generation plan”.
Infatti, esaurita la campagna di Bruxelles, trionfalmente condotta dal Presidente Conte e acquisiti i 209 mld di euro, fra prestiti e contributi, la questione su chi si dovesse occupare di tutto ciò è divenuta centrale.
Leggi tutto: L’insostenibile leggerezza di essere ….. CIAE e di essere stato CIACE
L'accordo storico per la ripresa economica, sociale e sanitaria concluso dai leader europei deve ora essere messo in atto dai singoli Stati membri
di Luca Jahier
Dopo ben cinque giorni e quattro notti di ardui negoziati, il 21 luglio scorso l'Unione Europea ha concluso un accordo sulla ripresa dalla crisi provocata dalla pandemia del Coronavirus.
Si tratta di una decisione senza precedenti per dimensioni, contenuto ed elementi innovativi. Oggi, alla luce della resilienza dimostrata, l'Europa è più forte che mai.
In meno di cinque mesi, l'UE ha presentato un ventaglio di misure ambiziose che, se verranno applicate correttamente, potranno davvero aprire la strada ad una ripresa e ad un rilancio dell'Europa. Il volume complessivo frutto dell'accordo del 21 luglio ammonta oggi a 1800 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti i fondi che scaturiscono da decisioni già adottate nell'ultimo mese, nel quadro della risposta dell'UE alla crisi si arriva quindi ad un totale di 7000 miliardi di euro.
Leggi tutto: L’Ue per la ripresa dalla crisi da Covid-19
di Barbara Becchi
Le pubbliche amministrazioni di tutti i livelli, e in particolare gli enti locali e regionali, alle difficoltà quotidiane di gestione del territorio hanno visto aggiungersi una emergenza sanitaria senza precedenti che ha rischiato e rischia di sfilacciare il tessuto sociale dei territori.
Leggi tutto: Il ruolo delle autonomie locali in Europa tra resilienza e opportunità
di Beatrice Covassi
Non è andato tutto bene. Il Coronavirus si è portato via mio padre, classe 1937, e con lui tanti, troppi, della generazione che aveva contribuito alla ricostruzione e al benessere del dopoguerra, che aveva sognato e poi lavorato attivamente a quella dirompente novità chiamata Europa. Una generazione forgiata nelle privazioni e nelle difficoltà economiche e sociali del periodo post-bellico, formata al sacrificio e all’impegno civico, tesa alla costruzione di un nuovo mondo con la democrazia come stella polare.
Leggi tutto: Reset Europa: ripensare tutto per ripartire