Salute

Giorgio Bartolomucci

È morto per la paura di prendersi il colera.  Ai giorni nostri, questo aforisma proposto da Anton Cechov potrebbe facilmente essere mutuato per descrivere ciò che stiamo vivendo con il COVID19. La pandemia in corso dovuta al nuovo coronavirus, oltre alle centinaia di migliaia di casi confermati in laboratorio, ha già raggiunto milioni di persone e la gran quantità di morti ha contribuito a generare estrema preoccupazione sia nelle istituzioni sanitarie che nella comunità mondiale.

23-04-2020
Autore: Giorgio Bartolomucci
Medico infettivologo

Sonia Albanese 

L’emergenza Covid-19, ha messo a dura prova negli ultimi due mesi tutto il sistema sanitario da Oriente a Occidente , essendosi diffusa a macchia d’olio in settantasette paesi consecutivi del mondo .

22-04-2020
Autore: Sonia Albanese
Cardiochirurgo Pediatrico Responsabile UOS Cardiochirurgia Aritmie. Ospedale Bambino Gesù Manager gestionale.

Giorgio Bartolomucci

In tutti i reparti di terapia intensiva, impegnati nella lotta al COVID 19 o meno, l’uso di antibiotici a scopo preventivo è molto frequente.

06-04-2020
Autore: Giorgio Bartolomucci
Medico specialista in Malattie Infettive, Segretario Generale Festival della Diplomazia

Paolo Tucci

Attualmente non esistono farmaci antivirali di provata efficacia e selettivi contro il virus COVID-19. Si effettua una terapia di supporto e si trattano i sintomi. Sulla base di alcune prove fatte in vitro viene sperimentato (anche in Italia) l’uso su pazienti di farmaci antivirali già utilizzati per altre malattie virali I farmaci specifici contro il COVID-19 sono ancora allo stato di ideazione. I vaccini in sperimentazione sono diversi ma è necessario capire come funzionano nell’uomo. In passato vaccini sperimentali contro i coronavirus hanno prodotto risultati deludenti.

23-03-2020
Autore: PAOLO TUCCI
Farmacologo, Facoltà di Medicina, Università di Foggia.

di Mario Catini

Il rapporto di Global Tipping Points ( https://global-tipping-points.org/ ) identifica cinque punti critici ambientali e climatici che, se superati a causa del riscaldamento globale, potrebbero portare a conseguenze irreversibili per il nostro pianeta. Questi punti critici rappresentano dei "punti di non ritorno" in cui i cambiamenti climatici potrebbero diventare incontrollabili e avere effetti devastanti sulla Terra.

1. Perdita di ghiaccio marino dell'Artico: Il primo punto critico riguarda la perdita di ghiaccio marino nell'Artico. A causa dell'aumento delle temperature globali, il ghiaccio marino nell'Artico si sta sciogliendo ad un ritmo allarmante. Se il ghiaccio marino dovesse scomparire completamente, ciò avrebbe conseguenze significative sul clima globale, sulle specie marine e sugli ecosistemi dell'Artico.

27-01-2024
Autore: Mario Catini
Coordinatore presso Leganet e Consorzio Punto Europa (Cope)

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