L’ Italia e l'Ue

L'accordo storico per la ripresa economica, sociale e sanitaria concluso dai leader europei deve ora essere messo in atto dai singoli Stati membri

di Luca Jahier

Dopo ben cinque giorni e quattro notti di ardui negoziati, il 21 luglio scorso l'Unione Europea ha concluso un accordo sulla ripresa dalla crisi provocata dalla pandemia del Coronavirus.

Si tratta di una decisione senza precedenti per dimensioni, contenuto ed elementi innovativi. Oggi, alla luce della resilienza dimostrata, l'Europa è più forte che mai.

In meno di cinque mesi, l'UE ha presentato un ventaglio di misure ambiziose che, se verranno applicate correttamente, potranno davvero aprire la strada ad una ripresa e ad un rilancio dell'Europa.  Il volume complessivo frutto dell'accordo del 21 luglio ammonta oggi a 1800 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti i fondi che scaturiscono da decisioni già adottate nell'ultimo mese, nel quadro della risposta dell'UE alla crisi si arriva quindi ad un totale di 7000 miliardi di euro.

30-07-2020
Autore: Luca JAHIER
Presidente del Comitato economico e sociale europeo

bandiere2 400x300 1di Beatrice Covassi

Non è andato tutto bene.  Il Coronavirus si è portato via mio padre, classe 1937, e con lui tanti, troppi, della generazione che aveva contribuito alla ricostruzione e al benessere del dopoguerra, che aveva sognato e poi lavorato attivamente a quella dirompente novità chiamata Europa.  Una generazione forgiata nelle privazioni e nelle difficoltà economiche e sociali del periodo post-bellico, formata al sacrificio e all’impegno civico, tesa alla costruzione di un nuovo mondo con la democrazia come stella polare.       

09-05-2020
Autore: Beatrice Covassi
European Civil Servant

di Barbara Becchi 

Le pubbliche amministrazioni di tutti i livelli, e in particolare gli enti locali e regionali, alle difficoltà quotidiane di gestione del territorio hanno visto aggiungersi una emergenza sanitaria senza precedenti che ha rischiato e rischia di sfilacciare il tessuto sociale dei territori.

09-05-2020
Autore: Barbara Becchi
gia’ dirigente Politiche europee del comune di Pescara

di Raffaella Pergamo

Non vi parlerò dell’Italia, ma dell’Europa e non dell’Europa di ieri e di oggi, ma dell’Europa di domani, di quell’Europa che vogliamo ideare, preparare e costruire” queste le parole di Alcide De Gasperi, pronunciate in un discorso alla radio nel 1952, due anni dopo la presentazione da parte di Robert Schuman del piano di cooperazione economica, esposto nella Dichiarazione che segnava l’inizio del processo di integrazione europea.

08-05-2020
Autore: Raffaella Pergamo
Economista
Ricercatrice del CREA - Consiglio per la Ricerca e analisi dell’economia agraria

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