Quadro Finanziario Pluriennale 2021/2027 e Next Generation EU
R. Pergamo – Economista e Ricercatrice CREA
Nel bilancio di investimento dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027 (Quadro Finanziario Pluriennale), l’agricoltura riveste un ruolo centrale sia nel raggiungimento dell’obiettivo climatico dettato con il Green Deal, sia per la tutela della biodiversità. L’ammontare del bilancio dell’UE per il settennio 2021/2027 è pari a 1.853,3 miliardi di finanziamenti di cui il 59% costituito dal bilancio pluriennale in senso stretto e la rimanente parte dai fondi del Next Generation EU.
La spesa per l’agricoltura che rientra nella rubrica “Risorse naturali e ambiente” del QFP non rinforzato riporta un impegno in termini di risorse pari a 356,3 mld di euro di cui il 73% è costituito da una quota di fondi relativa ai pagamenti diretti e pesa sul bilancio UE per il 33% circa (Fig.1)
Fig.1 – Totale pagamenti per rubriche del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027
Fonte: Parlamento Europeo 2020
Ma, considerato che il bilancio dell’UE è stato varato nel periodo pandemico, per garantire una rapida ripresa è stato anche inserito uno strumento di emergenza, il Next Generation EU (Recovery Fund) che ha per obiettivi il sostegno alla ripresa degli SM, il rilancio dell’economia e il sostegno all’investimento privato. Il NGEU ha previsto ulteriori risorse anche per il settore agricolo, pari a 17,5 mld aggiuntivi.
Nel complesso, quindi, l’agricoltura ha ottenuto una dotazione finanziaria di 374 mld di euro, di cui 23 mld circa destinati al clima e 336 mld di euro in capo alla Politica agricola comune. Nell’ambito dello strumento PAC, è la parte relativa alla politica di mercato e ai pagamenti diretti (Fondo FEAGA) ad “attrarre” circa 259 mld di euro (77% PAC) mentre allo sviluppo rurale (Fondo FEASR) sono stati destinati 78 mld di euro circa (Fig.2).
All’agricoltura italiana, secondo le indicazioni provenienti dalla Commissione Europea, dovrebbero essere assegnati 24,5 mld di euro per la parte FEAGA(9,35% del totale UE 27) e 9,7 mld di euro per il FEASR (12% del totale UE 27).
Fig.2 – Il contenuto della Rubrica 3 -Risorse naturali- del QFP 2021-2027 “rinforzato”
Fonte: Consiglio Europeo 2020
I fondi derivanti dal NGEU sono utilizzabili nel primo periodo del ciclo di bilancio per agevolare la ripresa mediante una serie di programmi; per l’agricoltura, oltre l’aumento di 7,5 mld delle risorse a disposizione del fondo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), si trovano risorse indirizzate al miglioramento del clima e all’innovazione in Horizon Europe rifinanziato per 5 mld di euro, e la promozione di investimenti privati con il potenziamento di InvestEU di 5,6 mld di euro, in collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti (Fig.3). L'inserimento delle questioni climatiche anche in questa rubrica, confermano il ruolo di primo piano dell’agricoltura nel conseguire l'ambizioso obiettivo di destinare almeno il 30 % della spesa dell'UE al raggiungimento degli obiettivi climatici
Fig.3 – La destinazione delle risorse del Next Generation EU
Fonte: Commissione Europea 2020
Nell’ambito di NGEU, trova collocazione, anche, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza che a seguito delle decisioni prese in ambito di Consiglio Europeo di luglio 2020, riporta una dotazione complessiva di 673,5 mld di euro, di cui il 53% destinata a prestiti e la rimanente parte a sovvenzioni. Lo stanziamento complessivo per l’Italia risulta fissato in 64,5 mld di euro, di cui un 68% circa potrà essere impegnato nel biennio 2021/2022 e la rimanente parte entro il 2023. Per aderire al Dispositivo, l’Italia dovrà redigere entro aprile 2021, un Piano per la ripresa e la resilienza che a sua volta contenga un programma di investimenti da realizzare. Ciascun Piano dovrà promuovere la crescita, l’occupazione e la resilienza economico-sociale, sostenere la transizione verde almeno con il 37% delle risorse disponibili e garantire la trasformazione digitale con almeno il 20% degli stanziamenti. E’ indubbio che con questa programmazione, l’obiettivo di riforma ricadrà anche sul settore agricolo, perché diventa necessario cogliere l’opportunità di coadiuvare l’aggiornamento tecnologico del tessuto produttivo agricolo sia in termini di competitività che di migliore e più efficiente uso delle risorse. L’ammodernamento dell’agricoltura, la digitalizzazione, insieme ad una maggiore diffusione delle innovazioni consentirà di compiere interventi mirati, di risparmiare tempo e risorse e di incidere sulla qualità dei prodotti, oltre a migliorare la resa delle coltivazioni e le condizioni di lavoro.
L’insieme degli obiettivi e delle risorse stanziate e immediatamente disponibili rassicurano sulla possibilità di rendere, in tempi brevi, la nostra agricoltura moderna e competitiva, nonostante la crisi sanitaria e le forti incertezze economiche del momento; è chiaro, però, che si rende necessario declinare delle linee di azioni che diano concretezza al redigendo Piano con la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, alfine di rafforzare la crescita del comparto, nel rispetto del principio generale “do no significant harm”, tenendo conto dei fabbisogni, privilegiando il ricambio generazionale e tutelando la forza lavoro.