Sport&Salute

Gruppo di Lavoro Salute e Sanità Comitato Scientifico della Fondazione culturale Democrazia Cristiana ex F.Sullo

Questa pandemia ha costretto tutti a rivedere i bisogni di salute della popolazione italiana, in senso inclusivo, e a rileggere le ultime considerazioni sulla salute pubblica per ricercare, o meglio ritrovare, quella definizione del “bisogno di salute” dalla quale si era partiti per disegnare una riforma del modello sanitario del Paese che collochi al centro l’uomo. La nostra riflessione sul sistema salute e sui bisogni parte dall’analisi dell’attuale modello sanitario che prevede una serie di relazioni e di ruoli fra gli attori stessi in una cornice delineata da organi centrali e soggetti economici in cui il paziente riveste un ruolo fondamentale: è lui che richiede una prestazione sanitaria ed è sul suo soddisfacimento che devono valutare i pilastri del sistema sanitario. 

 Ora è vero che è il paziente il centro del sistema, ma noi vorremmo pensare che il sistema mettesse al centro un uomo non un paziente con già necessità di cura, bensì un uomo con necessità di salute, ed è tutto in questo il nuovo paradigma in cui si sostanzia la rivoluzione del sistema salute al quale dedichiamo questa riflessione.


pdf40x40BISOGNI DI SALUTE. IL NUOVO PARADIGMA DEL SISTEMA SANITARIO. UNA RIFLESSIONE

 

Sonia Albanese, Gilberto Stival, Antonio Peruggini, Elisabetta Campus, Carlo Pampari, Antonino Giannone
17-03-2021

di Davide Pacini

The severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) spread rapidly from China to the other Countries worldwide and on the March 11th 2020 the WHO declared the so-called COVID-19 a pandemic. In Italy, first cases of COVID-19 occurred at the end of January and on 24th of May there were a total of 229,858 infected patients with 32,785 deaths (about 14,2% of the total)representing the third Country for the number of infections, after USA and Spain.

09-06-2020
Autore: Davide Pacini
Direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna

Come trasformare la medicina in salute di precisione

di Antonella Santuccione Chadha

Le donne sono in minoranza se si contano quanti si ammalano di COVID-19, ma sono in maggioranza se si considera la forza lavoro che combatte a livello globale contro la pandemia. Il dato è molto importante, ma non per una questione di statistiche. La differenza tra l'universo femminile e quello maschile in relazione a questa pandemia rappresenta un'occasione preziosa per mettere a fuoco l'importanza di studiare e capire tale differenza in rapporto a tantissimi altri ambiti della medicina e della scienza. E' fondamentale, però, ragionare sia in termini di sesso che di genere.

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07-06-2020
Autore: Antonella Santuccione Chadha
Medico, patologo clinico con profonda conoscenza delle neuroscienze e delle malattie del cervello e della mente
È co-fondatrice e CEO dell'organizzazione non-profit "Women's Brain Project"
Nel 2019 è stata eletta donna dell'anno in Svizzera dalla rivista Women in Business.

di Annalaura Giannelli

Nella serrata sequenza di decreti legge volti a fronteggiare la crisi sanitaria anche il tema delle procedure di autorizzazione relative alle sperimentazioni cliniche è stato oggetto di attenzione. Le norme pertinenti consistono nell’art. 17 del d.l. n. 18/2020 e nell’art. 40 del d.l. n. 23/2020, che si sono susseguiti ad un ritmo così serrato da far sì che il testo più recente abbia sostituito un d.l. non convertito.

31-05-2020
Autore: Annalaura Giannelli
Prof. di diritto amministrativo presso l’Università G. Fortunato
Avvocato Amministrativista

di Paola Uriati

L'esperienza della solitudine negli ultimi decenni si sta facendo sempre più acuta, in particolar modo tra i millenials, giovani nati tra la metà degli anni '80 ed i primi anni '90.

A questo proposito, un recente sondaggio di YouGov (il sondaggio è stato condotto su 1.254 americani dai 18 anni in su), rileva che il numero di millenial, che dichiara di non avere nessun amico, amico intimo, o miglior amico è molto alto, rispetto alle percentuali decisamente inferiori di chi è nato prima degli anni '80.

21-05-2020
Autore: Paola Uriati
Psicologa e psicoterapeuta

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