di Giuseppe Morabito
Nei giorni scorsi il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha dichiarato che l’Azerbaigian conduce una “politica palese di pulizia etnica” e obbliga gli armeni che vivono nella regione del Nagorno Karabakh ad andarsene.
Da più di un mese gli azeri sostengono arbitrariamente di voler tutelare l’ambiente e bloccano il corridoio di Latcin, un corridoio umanitario strategico che collega l’Armenia alla regione del Nagorno Karabakh abitata da armeni e a causa del blocco, nella regione montagnosa con i circa 120.000 abitanti iniziano a scarseggiare cibo, medicine e carburante.
Leggi tutto: Nagorno Karabakh, un'altra aggressione nei territori dell’ex Unione Sovietica.
Claudio Pacifico nel 1974 inizia la carriera diplomatica operando nelle ambasciate di Teheran, Washington e Mogadiscio. Nel 1991 viene nominato ambasciatore all'epoca il più giovane della rete diplomatica italiana in Bangladesh.Successivamente ricopre l’incarico in Sudan, per poi passare in Libia.Nel 2004 ricopre la carica di direttore generale per il Medio ed Estremo Oriente,Oceania ed Antartide presso la Farnesina.
Nel 2007 torna a ricoprire il ruolo di ambasciatore in Egitto,diventando anche rappresentante presso la Lega Araba per l’Italia e i paesi UE.Successivamente il Ministro degli Esteri gli assegna l’incarico di suo Consigliere e le funzioni di Inviato Speciale per il Mediterraneo e il Medio Oriente.
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di Giuseppe Morabito
Nessuna analisi della guerra in Ucraina può aver luogo senza considerare il ruolo della Cina Popolare sia nella guerra in Ucraina sia nella più ampia minaccia che Pechino rappresenta per l'Europa.Fonti della sicurezza USA e britanniche hanno affermato che le attività del Partito comunista cinese rappresentano la sfida strategica più rivoluzionaria per l’intero mondo occidentale.
Pechino starebbe svolgendo una campagna coordinata per ridisegnare il sistema internazionale tramite un’ampia acquisizione di informazioni, utilizzando non solo funzionari dell'intelligence e cyber hacker, ma uomini d'affari e ricercatori per acquisire allo stesso modo informazioni governative e commerciali.
Leggi tutto: La Guerra in Ucraina e la Cina Popolare
di Giuseppe Morabito
La Presidente della Repubblica di Cina- Taiwan, Tsai Ing-wen si è dimessa da leader del Partito progressista democratico al governo dell'isola, dopo che il suo partito ha subito pesanti perdite percentuali nelle elezioni di metà mandato nello scorso fine settimana.
Nella Repubblica di Cina- Taiwan a partire Nel 1987, la legge marziale è stata revocata e il paese si è avviato in un processo di democratizzazione, iniziato con l'abolizione delle “disposizioni temporanee” e culminato con la prima elezione diretta del presidente nel 1996.
La Presidente Tsai aveva preso la guida del Partito Democratico Progressista (DPP) da Cho Jung-tai il 20 maggio 2020, quando è stata eletta per il suo secondo mandato presidenziale e si è dimessa da leader del partito in seguito alle citate elezioni locali.
Leggi tutto: Elezioni a Taiwan, il “vento”, forse, cambia poco…
di Lodovico Fiano
La volatilità dei prezzi agricoli costituisce un imprevedibile fattore di destabilizzazione dei mercati. Anche considerando solo l'arco temporale degli ultimi 15 anni, si sono susseguiti eventi di grande ed imprevedibile incidenza sul quadro economico, sociale ed ambientale, con un impatto sempre più crescente sul piano inflattivo.
Con la crisi del multilateralismo, in conseguenza del conflitto in Ucraina, si tende a nuovi fornitori e ad una rete di distribuzione più vicina, in una riconfigurazione su base geopolitica. il conflitto armato Russia Ucraina del febbraio del 2022 ha accelerato a dismisura un processo di de-globalizzazione e conseguente pressione inflattiva già innestato con la pandemia, proiettando verso la recessione ed il collasso di importanti e strategiche imprese.
Leggi tutto: La sicurezza alimentare nel nuovo ordine globale