di Giuseppe Morabito
Dopo lunghi colloqui, il 18 marzo il presidente serbo Aleksandar Vucic e il primo ministro del Kosovo Albin Kurti si sono incontrati a Ohrid, Macedonia del Nord, per discutere su come attuare l'accordo dello scorso febbraio sulla normalizzazione tra i due paesi. L'incontro è stato organizzato dall'UE, ma, purtroppo non è stato raggiunto alcun risultato concreto, lasciando incerto l’esito di questi negoziati Serbia-Kosovo. Nonostante l'accettazione della proposta UE, la mancanza di firme prospetta che l'impasse tra le due parti probabilmente persisterà. L'accordo in 11 punti, raggiunto a febbraio, include il riconoscimento reciproco di documenti e simboli nazionali come passaporti, diplomi, targhe e timbri doganali. In particolare, di seguito gli articoli:
Leggi tutto: Serbia e Kosovo, l’accordo ci sarebbe ma bisogna firmarlo!
di Giuseppe Morabito
Il presidente francese Macron ha incontrato il collega cinese Xi perché’ voleva confermargli che contava su di lui per discutere apertamente con la Russia e aiutare comunemente a porre fine all’aggressione dell’Ucraina.
Nelle sue osservazioni di apertura ai colloqui di giovedì a Pechino, Macron ha affermato che la Russia ha "messo fine a decenni di pace in Europa" e che trovare una "pace duratura" che rispetti i confini riconosciuti a livello internazionale è "una questione importante per la Cina Popolare, tanto quanto lo è per la Francia e per l'Europa.
Leggi tutto: La guerra senza tregua. Le visite in Cina Popolare senza un risultato tangibile.
di Giuseppe Morabito
A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, l’energia e la sicurezza energetica continuano a essere in cima alle agende politiche internazionali e a occupare le prime pagine di tutta Europa.
In questo contesto, emerge sempre più chiaramente il ruolo del Mediterraneo come nuovo hub energetico: a fronte della necessità di diminuire la dipendenza dal gas russo e diversificare le fonti di approvvigionamento, oggi si guarda alla recente scoperta dei giacimenti al largo delle coste di Egitto e Israele, nonché al potenziale della Libia e alle riserve dei paesi del Golfo.
di Giuseppe Morabito
L'ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou visiterà la Cina Popolare la prossima settimana, il primo viaggio del genere di un ex leader taiwanese dalla fine della guerra civile cinese nel 1949.
Ma, membro del partito di opposizione Kuomintang (KMT) di Taiwan, sarà nella Cina Popolare tra il 27 marzo e il 7 aprile e, a quanto reso noto, renderà omaggio ai suoi antenati nella provincia sud-occidentale dell'Hunan avendo al seguito una delegazione di studenti taiwanesi da interagire con analoghi studenti della Cina Popolare.
Leggi tutto: Taiwan: ogni pretesto è buono per aumentare la postura aggressiva di Pechino
di Giuseppe Morabito
Questa settimana, il Wall Street Journal, citando anonime "personalità coinvolte nelle discussioni tra i due paesi”, ha pubblicato la notizia che l'Arabia Saudita sta chiedendo agli Stati Uniti di fornire garanzie di sicurezza e aiuto per sviluppare il suo programma nucleare civile mentre Washington cerca di continuare a mediare le relazioni diplomatiche tra il Regno saudita e Israele.
Raggiungere un accordo di normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita è diventata una priorità per il Presidente Biden e il Primo Ministro Benjamin Netanyahu nel mezzo di un confronto senza soluzione di continuità con l'Iran sua sul suo programma nucleare ( definito in modo eufemistico “civile’) sia sugli aiuti militari alla Russia durante il conflitto in Ucraina.