di Giuseppe Morabito
I leader della NATO, quasi certamente, concorderanno l’11 e 12 di questo mese di continuare a aiutare e modernizzare le forze armate dell'Ucraina, creare un nuovo forum di alto livello per le consultazioni e riaffermare che un giorno Kiev farà parte dell’Alleanza. In buona sintesi, l’Ucraina anche se devastata dalla guerra non avvierà presto i negoziati per l'adesione.
A circa 500 giorni dall’inizio dell’ aggressione russa, in un vertice di due giorni che inizierà martedì nella capitale lituana, Vilnius, il Presidente degli Stati Uniti Biden e i Capi di Governo di tutti gli altri 30 attuali membri dell’Alleanza accetteranno anche di aumentare la spesa per la difesa mentre quasi tutti i paesi della NATO continuano a inviare armi, munizioni e altro supporto logistico in Ucraina,
di Francesco Tufarelli
All’indomani della visita di stato del Presidente uzbeko in Italia mi piace utilizzare le colonne di questo giornale per dare atto di un grande esperimento di democrazia che riguarda quel Paese.
Per la mia generazione, nata ben prima della caduta del Muro, le Repubbliche che gravitavano nell’orbita sovietica costituivano di fatto “un oggetto misterioso”, coperte com’erano dalla cosiddetta “cortina di ferro”.
Proprio per questo oggi sono lieto di condividere una riflessione sul processo costituzionale uzbeko grazie all’aiuto degli amici del Development Strategy Center.
In Uzbekistan la metà della popolazione è composta da giovani e si calcola che nel 2040 conterà circa 50 milioni di abitanti.
Leggi tutto: Il nuovo Uzbekistan alla prova della costituzione
di Chiara Cavalieri
Le relazioni tra Egitto e Iran sono state molto tese negli ultimi decenni e spesso caratterizzate da conflitti e divergenze politiche e religiose.
La rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi risale al 1979, quando l'Iran ha rivoluzionato il proprio sistema politico e ha instaurato un governo islamico sciita, mentre l'Egitto ha mantenuto il proprio sistema secolare. Inoltre, l'Iran ha espresso sostegno per le organizzazioni islamiche radicali, come Hamas e la Jihad islamica, che hanno attaccato gli interessi egiziani nel Medio Oriente.
Leggi tutto: Egitto - Iran: l'alba di una nuova era geopolitica
di Giuseppe Morabito
La cronaca indica che Serbia e il Kosovo sono entrati, entrambi, in una fase di intensa destabilizzazione interna lo scorso mese di maggio, per motivi palesemente diversi. La situazione attuale fa pensare che i due stati balcanici, la Serbia in particolare, stiano entrando in una nuova fase di crisi con conseguenze negative non prevedibili, mentre il Kosovo rischia di essere isolato anche dai più stretti alleati compresi gli USA.
La Serbia è stata scossa da due crimini violenti, i più violenti della sua storia recente, all'inizio di maggio. Il 3 maggio, un ragazzo di 13 anni ha aperto il fuoco nella sua scuola elementare nel centro di Belgrado, uccidendo nove compagni di classe e un insegnante. Due giorni dopo, un altro giovane ha ucciso nove persone con un fucile automatico in due villaggi vicino alla città di Mladenovac. Conseguentemente, proteste sono scoppiate a Belgrado e in altre città in risposta a questi atti, con decine di migliaia di persone che sono scese in piazza per condannare la violenza armata e alcuni le hanno attribuite alle politiche del governo nell'ultimo decennio.
Leggi tutto: Serbia e Kosovo. Mercoledì potrebbe aprirsi uno spiraglio verso la pacificazione.
di Chiara Cavalieri
Dal 2017, il principe ereditario Mohammed bin Salman ha avviato una serie di riforme in Arabia Saudita, con l'obiettivo di modernizzare il Paese e diversificare l'economia al di fuori del petrolio.
Tra i principali cambiamenti si possono includere:
1. Diritti delle donne: il governo ha abolito il divieto di guida per le donne nel 2018 e ha concesso loro il diritto di viaggiare all'estero senza il consenso di un tutore maschio.
Leggi tutto: Riforme epocali del Principe Mohammed Bin Salman