di Raffaella Pergamo
Il webinar del 25 giugno organizzato dal team di lavoro della Rete Rurale Nazionale e introdotto da Raffaella Pergamo di Crea Pb è’ stato incentrato sul tema della blockchain in agricoltura. Sono stati illustrati concetti come fiducia, responsabilità, decentralizzazione, internet del valore e normativa di riferimento, inquadrando il tutto nel contesto di modernizzazione del Paese e semplificazione delle regole. In particolare, Fabio Lecca ha descritto tecnicamente la blockchain e riferito di casi pratici di applicazione al sistema agroalimentare. Nel corso del webinar, infine, si è’ fornito uno spaccato sul regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali e la figura del DPO a cura di Giovanni Bonato.
di Lucia Di Giambattista
Pubblicati i nuovi dati riguardanti l’Indice di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI), un indice europeo che misura lo stato di digitalizzazione dell’Europa e l’evoluzione degli Stati Membri rispetto ai cinque domini individuati, quali la connettività, il capitale umano, l’uso dei servizi internet, l’integrazione delle tecnologie digitali e i servizi pubblici digitali (link).
Leggi tutto: L’Italia è un Paese ancora analogico?
di Tiziana Vecchio
Il Patto per l’Export dell’8 giugno 2020 rappresenta una strategia innovativa per il rilancio dell’export del “Made in Italy” nella fase post-emergenza sanitaria, attraverso il rafforzamento degli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione e un’azione promozionale di ampio respiro.
Si tratta di una strategia condivisa dalla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione con Confindustria e circa 20 associazioni rappresentative del sistema imprenditoriale delle quali recepisce sinteticamente le istanze.
Leggi tutto: Il Patto per l’export per superare lo stallo dell’emergenza Covid-19
di Piero Predonzani in collaborazione con Osvaldo Brogi
L’obiettivo del presente articolo è quello di evidenziare come la disciplina “sistemistica”, ancorché tipica dell’approccio ingegneristico, possa essere alla base di un Metodo che consenta non solo la buona progettazione, ma anche la ripartenza del Paese, soprattutto nel periodo contingente.
In pratica, però, “ripartire” può anche essere occasione positiva per “rinnovare”, fare meglio ciò che prima dell’emergenza aveva ormai raggiunto il proprio apice, ovvero una condizione di asintotica saturazione oltre la quale piccoli miglioramenti erano ottenibili con grandi e dispendiosi sforzi.
Leggi tutto: La competenza nell'innovazione per la ripartenza del Paese
di Luigi Gentili
La politica industriale non può essere vista come qualcosa di uniforme e temporalmente standardizzato. Le scelte di investimento sono condizionate dal ritorno economico che producono, spesso variabile a livello temporale. Esistono investimenti che hanno maggiori risultati nel breve termine, altri nel lungo periodo. Se combinati tra di loro, i diversi tipi di investimento possono garantire una crescita economica sostenuta nel tempo. Se isolati tra di loro, invece, i risultati economici tenderanno a spegnersi nel tempo. Basti prendere l'esempio degli investimenti infrastrutturali, fondamentali per creare uno sviluppo economico duraturo. Tali investimenti sono di due tipi, quelli classici e quelli legati all'innovazione tecnologica. E' chiaro che in un piano di sviluppo industriale efficace deve esserci un mix di provvedimenti che li riguardano entrambi, pena la loro scarsa incidenza a livello temporale. Non è pensabile, ad esempio, credere che la sola innovazione 4.0 crei uno sviluppo duraturo.
Leggi tutto: Investimenti a due velocità? Cosa imparare dalla "Cina del dopo"