di Laura Bisso
Nel corso degli ultimi cinquanta anni la scuola italiana è stata oggetto di molte riforme, tutte accomunate dall' obiettivo di rendere la nostra scuola (permettete l'aggettivo nostra) sempre più efficiente e al passo con le trasformazioni culturali, sociali ed economiche del nostro tempo.
Del resto è indubbio che progresso civile e formazione scolastica devono procedere secondo un percorso parallelo.
Un altro aspetto da tenere in considerazione e' operare ,nel processo di riforme, in modo tale che la scuola poggi su salde, anzi saldissime fondamenta.
Infatti ,come anche oggi, non è possibile costruire "qualsivoglia cosa "senza le fondamenta, così
e' necessario procedere per le riforme scolastiche: bisogna sempre partire dalle basi.
Le suddette affermazioni nascono da esperienze vissute all'interno della scuola e , in buona parte, anche dall'osservazione dei dati statistici sugli esiti scolastici degli alunni.
I risultati dei giovani che escono dai nostri istituti rivelano la presenza di profonde crêpe ,ma ,al
contempo, i suddetti risultati ci consentono di porre le basi della scuola del futuro.
La statistica ci ha permesso di osservare che da alcune zone, sparse sul territorio della nostra Italia, sono emerse condizioni di gravi inefficienze e tuttavia, al contrario, anche la presenza di studenti dotati di conoscenze e competenze di alto livello e di un ricco patrimonio culturale.
I nostri giovani , talora, per le inefficienze dei nostri sistemi socioeconomici ,sono costretti a mettere a profitto di altri paesi ,in grado di dare loro straordinaria opportunità di lavoro, i loro talenti.
La suddetta situazione, espressione di realtà territoriali, sociali, culturali ed economiche completamente diverse, ci induce a riflettere profondamente sulla suddetta problematica ,rivelatrice della compagine sociale ed economica della nostra contemporaneità.
Nel nostro paese ci sono troppe disuguaglianze, terribilmente laceranti.
Pertanto e 'necessario colmare questa lacuna e avviare un' attenta disamina del territorio e dell'ambiente economico e socioculturale delle varie zone e poi procedendo per gradi avviare una sana riforma adeguata alle situazioni, ma rispondente sempre all'obiettivo di formare cittadini ,volti al progresso umano e civile di un mondo multiculturale e solidale.
Una particolare attenzione ancora in un'ottica di riforma del sistema scolastico va posta sulla formazione dei docenti, artefici della formazione degli allievi.
E' chiaro che la formazione degli insegnanti non può limitarsi alla trasmissione di conoscenze o competenze. Essa richiede una conoscenza approfondita di tutto il contesto che ruota intorno al singolo alunno per il quale bisogna trovare il modo a lui congeniale per imparare ad apprendere e riconoscerne lo stile cognitivo. Quindi è necessario ribadire che bisogna dare adeguata formazione a tutto il personale scolastico.
Quindi,si evidenzia l'urgenza di inserire nuove professionalità all'interno della scuola e di ridisegnare i profili professionali,che potrebbero essere distinti nel modo seguente:
A) direzione e coordinamento
B) progettazione
C) docenza e animazione
D) supporto e accompagnamento
E) tutor
F) orientamento.
In tale ottica un profilo strategico per la realizzazione di un sistema formativo di qualità e ' quello del progettista.
Certamente deve sapere:
- leggere e interpretare le logiche di funzionamento del sistema contesto
-fornire una valutazione di tutti i soggetti sociali coinvolti nel contesto
-formulare gli obiettivi formativi e didattici del intetvento
- costruire insieme integrato di servizi, che supporteranno l’ ambiente di apprendimento
-elaborare procedure di monitoraggio e valutazione dell azione formativa.
Per realizzare tutto questo, una particolare attenzione va posta -ribadisco- alla formazione degli insegnanti: il loro corredo culturale non va arricchito solo con un rafforzamento delle conoscenze e delle competenze pedagogiche, didattiche, ma soprattutto con esperienze pratiche da effettuarsi durante il primo anno di nomina con un tirocinio annuale, affiancati da docenti di alta qualità umana e culturale.
Certamente bisogna partire dalla scuoladell’ 'infanzia e primaria,il maestro e la maestra
(magis -ter),con il supporto delle famiglie, sono i punti cardine del sistema educativo.
Sono loro che unitamente alle famiglie possono potenziare e plasmare l'interesse dei bambini verso l'apprendimento e il sapere, facendo nascere in loro l'amore per lo studio e guidandoli alla scoperta del proprio mondo interiore e via via della realtà esterna.
La professione più bella al mondo ma più complessa e' infatti la docenza.
Vivi con i tuoi giovani alunni e così non invecchierai mai, le loro energie rafforzeranno le tue in un rapporto continuo di interscambio, sostenuto dall affetto e dalla stima intercorsa tra alunno e insegnante.