di Rosa Musto,
Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l' umana convivenza. E perché l'azione predatoria delle varie mafie ostacola lo sviluppo, impoverisce i territori, costituisce una zavorra non solo per il Sud ma per tutta l'Italia" ( Presidente della Repubblica Sergio Mattarella)
Anche quest’anno, il 23 Maggio 2021, a conclusione della settimana dedicata all’educazione della legalità, l’emergenza pandemica non ha interrotto la realizzazione della nota commemorazione con le scuole, sugli attentati in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.

La cerimonia istituzionale si è svolta nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone, che ospitò il primo maxiprocesso alla mafia, con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. e la partecipazione di Maria Falcone, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, il Capo della Polizia, Lamberto Giannini. Saranno presenti anche il Comandate Generale dei Carabinieri, Teo Luzi, il Comandante Generale della Finanza, Giuseppe Zafarana Nell’Aula Bunker sono state premiate le scuole che si sono distinte nell’ambito del concorso annuale Cittadini di un’Europa libera dalle mafie, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone.
Il titolo della manifestazione scelto quest’anno è “Di cosa siamo Capaci”, per dare spazio alla narrazione di storie positive, da parte di ragazzi e giovani. Presentazione di esempi di coraggio e altruismo che sono emersi non solo nei momenti bui del Paese, rappresentando reali testimonianze di resilienza.
Nel suo intervento il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha evidenziato come sia importante che la memoria venga rafforzata nel tempo in quanto “porta frutto solo se tramandata, se vive nel presente delle nuove generazioni, nel suo valore di esempio, di eredità da custodire, se diventa testimonianza. Certamente tutti i nostri ragazzi si rispecchieranno in questa data, in questo fatto terribile. E si rispecchieranno perché diventa il momento in cui, come abbiamo scritto quest’anno dimostriamo di cosa siamo ‘Capaci’ e dimostriamo come noi tutti, ragazzi, insegnanti, famiglie, personale della scuola, sentiamo questa data come data nostra”.
La scuola italiana continua così a mantenere viva la memoria, e nello stesso tempo a tenere deste le coscienze di ogni generazione, perché continuino a germogliare nel tempo, senza sedarli, quei valori della legalità, perché diventi memoria storica collettiva il ricordo delle numerose persone, che hanno sacrificato la propria vita, per non essersi piegate alle mafie.
L’educazione alla democrazia e alla legalità consente a ragazzi e giovani di diventare consapevoli e capaci di esercitare i propri diritti-doveri di cittadinanza, riconoscendo il rispetto delle regole nella vita civile, sociale, politica ed economica. L’educazione alla cittadinanza poi, implica un rimando continuo tra comportamenti e valori, che si rifanno alla valorizzazione della fiducia nell’interazione sociale, allo sviluppo dell’agire nella logica della reciprocità, alla fiducia nella cooperazione, come strumento di arricchimento del bene pubblico e al rispetto dei diritti individuali
L’educazione alla legalità rappresenta quindi, una delle più importanti frontiere educative, una sfida che ha come missione quella di generare e consolidare nel tempo il legame identitario fra i giovani cittadini e le istituzioni, e di favorire, da parte loro, il riconoscimento delle conseguenze del proprio agire verso la società, intesa come comunità solidale.