di Sonia R. Marino
Didattica in giardino per la sicurezza. Innovazione positiva?
330 milioni per l'edilizia scolastica 'leggera' per assicurare, a settembre, il distanziamento. Per usufruirne I e II Municipio di Roma hanno deciso di presentare un progetto per la realizzazione di gazebo nei cortili e giardini degli Istituti Comprensivi per ospitare a rotazione le classi. Al liceo Kennedy di Roma si sta considerando l’uso di bolle trasparenti provviste di ricambio d’aria.
Da anni nel mondo, ma anche in Italia, si sperimentano soluzioni di didattica all’aperto, dalle lezioni ai parchi a quelle nei cortili e giardini di pertinenza. Numerosi i benefici, migliorano:
- l’apprendimento;
- la concentrazione:
- il benessere psicofisico degli studenti, ma anche dei docenti.
È, quindi, l’occasione giusta per spendere proficuamente queste risorse, innovando spazi e didattica.
Tutto, però, dipende da come verranno allestiti e se i docenti saranno adeguatamente preparati e supportati.
Infatti, questi spazi devono essere progettati negli arredi e nelle attività didattiche valutando le criticità, anche distrattive, valorizzandole e trasformandole in opportunità formative.
L’ideale sarebbe coinvolgere attivamente gli alunni, attraverso un processo di condivisone e partecipazione.
Questa è l’occasione giusta anche per mettere in sicurezza tutti quei giardini scolastici interdetti alla frequentazione, in quanto mancanti delle verifiche di stabilità delle alberature o dell’ordinaria pulizia.
E nell’attesa che anche per gli Istituti privi di aree esterne si trovino soluzioni, si auspica che non si realizzino semplici aree di “parcheggio” a supporto della turnazione nelle aule, e che siano spazi sostenibili e di facile ed economica manutenzione e gestione.