di Pietro Fiocchi

Un ulteriore punto di vista sulla recente Conferenza internazionale di Jinan e sulla cooperazione Italia, Ue - Cina in generale, ce lo propone un altro degli invitati italiani all’appuntamento sullo sviluppo sostenibile, l’Avv. Gabriele Vaccaro, esperto di diritto contrattuale e diritto dell’immigrazione, politiche dei visti e dei permessi di soggiorno legati agli investimenti.

LAvv. Gabriele Vaccaro con Cao Xiurong presidente della Associazione Culturale di TianjinL'Avv. Gabriele Vaccaro con Cao Xiurong presidente della Associazione Culturale di Tianjin

Avvocato, da tempo è ospite di conferenze internazionali in Cina, come questo recente appuntamento a Jinan, sulla cooperazione Cina-Europa per lo sviluppo sostenibile. Cosa hanno di unico questi eventi cinesi?

Frequento la Cina dal 2011 e nella mia pluriennale esperienza ho partecipato alle principali conferenze internazionali che rappresentano una finestra sul futuro. Ogni evento, grazie alla presenza di rappresentanti del mondo scientifico, del diritto e dell’imprenditoria è un’occasione di confronto, dialogo e sviluppo delle relazioni.

Queste conferenze dettano l’agenda economica e politica mondiale. Più di una volta, le tematiche trattate ed i settori industriali coinvolti, si sono poi palesati i protagonisti degli accordi di cooperazione futuri.

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Penso ad esempio, ai dibattiti sull’intelligenza artificiale, sull’economia eco-sostenibile, sulla green-economy e sull’industria dei veicoli elettrici, che, come noto, al giorno d’oggi risultano essere le questioni più affrontate nei vari tavoli internazionali, e sulle quali i convegni cinesi hanno accesso i loro riflettori già molti anni fa.

La Cina ha avuto il merito di anticipare i tempi e, pertanto, le novità presentate nelle varie conferenze si riflettono sistematicamente sulla nostra quotidianità futura.

La mia presenza a questi eventi mi consente, quindi, di avere un punto di vista privilegiato sugli scenari del futuro e mi permette di valutare strategie, con grande anticipo, per governare le prossime sfide economiche ed industriali.

Per esempio, nel 2019 durante una mia visita a Tianjin sono entrato in contatto con la principale associazione del comparto delle biciclette e dei monopattini elettrici presente in Cina, visitando le fabbriche di e-bikes.

Come noto, in tutto il mondo si è poi registrato un boom della bike-economy e proprio grazie alla mia esperienza maturata nel settore sono riuscito a supportare validamente aziende europee interessate all’importazione di bici elettriche.

Nel corso dell’ultimo evento tenutosi a Jinan dal 22 al 24 ottobre scorso, sono stati sottoscritti numerosi accordi internazionali, con investimenti di centinaia di milioni di euro e che hanno visto protagonisti il Governo tedesco e francese da una parte e la Provincia dello Shandong ed il Governo cinese dall’altra.

Proprio dato l’alto impatto economico dell’evento, l’intera Provincia dello Shandong ha vissuto questa conferenza e le connesse visite alle fabbriche coinvolte nel progetto con enorme trasporto ed interesse, rimarcando, in ogni occasione utile, la rilevanza internazionale del simposio sino-europeo.

Si comprende agevolmente, quindi, l’importanza e la ritualità dei meeting cinesi, la cui organizzazione è un valore aggiunto meritevole di nota.

Si tratta di un’organizzazione puntuale, precisa ed efficiente, contraddistinta dal sorriso e dalla gentilezza degli impagabili volontari coinvolti, sempre pronti a fornire il loro supporto e a cui va il mio più sentito ringraziamento.

L’accoglienza predisposta dagli organizzatori, infatti, non ha eguali e consente all’ospite di dedicarsi interamente all’evento senza fastidiose lungaggini burocratiche o logistiche.

I congressi internazionali consentono, infine, di conoscere meglio la Cina e di visitare le varie città apprezzando le diversità che la caratterizzano.

Durante le conferenze mi sono recato in tantissime città cinesi, come ad esempio Pechino, Tianjin, Shenzhen, Shanghai, Chengdu, Kunming, Yancheng, Chongqing, Jinan; ho avuto modo di visitare la grande muraglia, la città proibita.

Ho dunque acquisito una ricchezza culturale che va oltre la mera visita turistica e, secondo il mio punto di vista, rappresenta un unicum dal valore inestimabile.

L’impegno, il tempo che investe in questo tipo di eventi in Cina, quale ritorno ha sulla Sua professione?

Nell’attuale contesto economico, ogni professionista o imprenditore deve necessariamente volgere lo sguardo all’estero ed avere una vocazione internazionale.

Per un professionista italiano, la Cina è la meta ideale, in quanto, i legami bilaterali vigenti fanno sì che il “Gigante asiatico” sia il nostro principale partner commerciale ed economico.

L’Italia non rappresenta solo un luogo dove recarsi per trascorrere le vacanze, ma la patria dei principali luxury brands della moda, delle auto, dell’artigianato e dell’enogastronomia.

L’Italia viene percepita dai consumatori cinesi con particolare simpatia ed ammirazione e viene identificata come la terra delle eccellenze.

Proprio per tale ragione, moltissimi studenti cinesi si recano ogni anno in Italia per frequentare le nostre università, anche grazie ai programmi “Marco Polo” e “Turandot” che regolano i flussi annuali di studenti.

Nel corso di uno dei miei viaggi, ho avuto il privilegio di essere il primo avvocato italiano a visitare lo stabilimento di HiPhi a Yancheng, la casa di produzione del veicolo elettrico cinese più avveniristico e tecnologico.

Si tratta di veicoli molto costosi, ancora non presenti nel mercato europeo e nel corso della spedizione ho avuto modo persino di effettuare il test-drive.

Altra esperienza di assoluto pregio riguarda la visita al Da Vinci Exhibition Center del colosso tecnologico Huawei a Pechino.

In Italia, la maggior parte delle persone associano Huawei agli smartphone ma in realtà è riduttivo, in quanto Huawei è leader nell’ Intelligent Healtcare, Sustainable Digital World, Digital Infrastructure, Smart City, Intelligent Oil & Gas.

E’ dunque evidente che sono molteplici i settori in cui è necessario l’intervento di un legale dato l’alto numero di contatti ed interazioni tra i due Paesi.

Ogni evento, oltretutto, consente di entrare in contatto con potenziali partner e clienti internazionali di altissimo rilievo.

Questo in quanto, gli inviti alle conferenze sono indirizzati a profili altamente specializzati.

Di conseguenza, i partecipanti sono professionisti, accademici ed imprenditori particolarmente qualificati e con un reale interesse al contesto proprio dell’evento.

Le conferenze internazionali in Cina favoriscono non solo un arricchimento professionale ma anche umano grazie al confronto con una cultura millenaria.

Solo una piena conoscenza della cultura consente, a mio avviso, di raggiungere i risultati economici a cui ogni imprenditore deve ambire.

Un imprenditore può anche avere il prodotto più interessante ed il prezzo più competitivo ma, se ignora, ad esempio, l'importanza del packaging per i consumatori cinesi e dei colori da utilizzare per infondere un’immagine di affidabilità, lusso o prestigio, rischia di veder vanificata ogni iniziativa commerciale, seppur astrattamente lodevole.

Il professionista contemporaneo è impegnato a tutelare gli interessi del proprio cliente in un panorama di sempre maggiori tensioni politiche e culturali.

L’avvocato moderno deve, quindi, non solo fornire supporto giuridico rispetto al variegato assetto di norme che disciplinano la materia commerciale ed internazionale, ma deve essere interprete delle regole culturali del paese straniero in cui opera.

E’ proprio nel bilanciamento tra le regole giuridiche e le regole culturali che si può cogliere la vera essenza del mio impegno professionale.

La cultura, oltretutto, rappresenta, a mio avviso, un ambito di assoluta rilevanza e che coltivo anche attraverso l’Associazione Eurasiatica dei Mecenati e degli Artisti di cui mi pregio di esserne l’ideatore, il membro fondatore ed il Presidente Onorario.

La nostra Associazione favorisce gli scambi culturali tra l’Europa e l’Asia e promuove giovani artisti in tale contesto territoriale.

Siamo infatti certi che solo attraverso la diffusione dell’arte e della cultura che si possono rimuovere le barriere di diffidenza, spesso dettate da una scarsa conoscenza della controparte, e favorire gli scambi commerciali, prosperità e stabilità geo-politica tra le nazioni sino-europee.

Link di interesse:

 

https://eurasianarts.com

31-10-2024
Autore: Pietro Fiocchi
Professionista della comunicazione, osservatore della cooperazione internazional
meridianoitalia.tv