di Roberta Savino

Nel cuore di una crescente crisi migratoria globale, il Regno Unito si trova ad affrontare discussioni intense e drammatiche legate al suo discusso "Piano Ruanda." Questa proposta governativa, concepita per gestire il flusso di richiedenti asilo, è diventata un punto di conflitto politico, suscitando preoccupazioni sulle condizioni di accoglienza e sollevando questioni etiche riguardo ai metodi di valutazione dell'età dei migranti.

Questa proposta, volta a gestire il flusso di richiedenti asilo, ha attraversato diverse fasi legislative, suscitando preoccupazioni e critiche a livello nazionale e internazionale.

La votazione parlamentare del 12 dicembre scorso ha visto la Camera dei Comuni del Regno Unito approvare il disegno di legge governativo "Sicurezza del Ruanda (Asilo e Migrazione)" con 313 voti a favore e 269 contrari.  Questo atto legislativo è stato proposto per superare la recente decisione della Corte Suprema britannica che aveva bocciato il piano del governo di inviare migranti giunti via mare in Ruanda e provocato una crisi politica all’interno della maggioranza del governo capeggiato da Rishi Sunak.

Nonostante la Corte Suprema abbia indicato il rischio di respingimenti e altri rischi di violazione di diritti umani connessi all’invio di migranti richiedenti asilo politico in Ruanda, il disegno di legge citato insiste nel dichiarare il Ruanda un luogo sicuro, e non ha mancato perciò di suscitare polemiche e disaccordi anche all'interno dello stesso Partito Conservatore.

La controversia ha raggiunto il suo apice con la morte di un richiedente asilo a bordo della Bibby Stockholm Barge, ancorata al largo di Portland, il 12 dicembre scorso. La condanna delle "condizioni simili a quelle di una prigione" su questa enorme costruzione galleggiante e le richieste di indagini più approfondite hanno amplificato le critiche alle politiche di accoglienza del governo. Nonostante l'annuncio di un'indagine completa da parte del Primo Ministro, tuttavia, l'autorità di supervisione vigilanza delle carceri ha rifiutato di intervenire, sostenendo che la Bibby Stockholm non è un centro di detenzione.

Mentre il governo britannico insiste sulla necessità di controllare chi entra nel paese, molti personaggi pubblici, tra cui quella del calciatore Gary Lineker e organizzazioni come il Consiglio Rifugiati scozzese insieme ad oltre 60 organizzazioni no-profit sottolineano che le attuali misure governative continuano ad essere a rischio di violazione dei diritti e umani, e che l'umanità e la dignità dovrebbero caratterizzare il trattamento dei richiedenti asilo. Il CEO del Consiglio Rifugiati, Enver Solomon, ha sollevato preoccupazioni riguardo alle politiche del governo, definendole "un gioco" con "conseguenze umane orribili."

Parallelamente, la tragedia nel Canale della Manica il 14-15 dicembre, con una persona morta e un'altra in condizioni critiche a seguito di difficoltà di una barca con 66 migranti, ha rinnovato l'appello a implementare percorsi sicuri per evitare viaggi pericolosi.

In questo contesto, le critiche all'uso di raggi X per determinare l'età dei richiedenti asilo aggiungono ulteriori tensioni. Il Consiglio Rifugiati, insieme a varie organizzazioni, ha sollevato dubbi sulla sicurezza e sull'impatto di queste metodologie biologiche, evidenziando la necessità di approcci più etici.

Il destino del Piano Ruanda è ancora incerto, con molte organizzazioni e figure di spicco che chiedono al governo di abbandonare questa iniziativa e sviluppare nuove soluzioni più umane e giuste e per altro verso un governo che ha bisogno di rilanciarsi per riguadagnare consensi mentre si avvicina la fine della legislatura e nuove votazioni nel 2024. La questione rimane al centro delle discussioni pubbliche, con il Regno Unito chiamato a bilanciare le preoccupazioni sulla sicurezza con l'imperativo di trattare coloro che cercano asilo con dignità e rispetto per i diritti umani.

27-12-2023
Autore: Roberta Savino
Avvocato in Londra
meridianoitalia.tv