di Giuseppe Morabito
Nell’estate 2022 l’Italia affronta la siccità, la probabile crisi energetica e quella di governo con conseguenti elezioni. L’Italia non è sola! la Gran Bretagna deve affrontare anche lei siccità e crisi energetica . La Germania sta affrontando una crisi energetica interamente autoprodotta, mentre la Francia deve affrontare una siccità estrema e sembrerebbe una crisi energetica a causa di guasti alle sue centrali nucleari oramai obsolete.
La causa profonda delle rispettive crisi che si aggiunge, e non è semplicemente conseguenza, al costo inaspettato e spaventoso della pandemia proveniente dalla Cina Popolare e, per alcuni analisti, è anche conseguenza del fallimento dei governi causato dall'incapacità/rifiuto di agire collettivamente. Per molti anni alcuni stati hanno agito per opportunità politica e l'Europa appare del tutto impreparata alle crisi che deve affrontare. Il Virus cinese (si spera non ne arrivino altri ancora peggiori da quel paese) e la guerra in Ucraina hanno rivelato quanto sia diventata centrale l’unità di intenti europea soprattutto in campo di difesa militare e civile, unità che ci deve essere anche a seguito delle dichiarate ottime ambizioni dell’appena definito nuovo Concetto Strategico della NATO del 2022.
Ad inizio agosto appare però evidente che più ci si avvicina al confine russo, più forte è l'impegno dei paesi per la deterrenza e la difesa verso questa minaccia ma più ci si allontana dal confine russo, più debole è l'impegno.
È questo differente approccio la “debolezza” che Putin si pensa percepisse prima della sua invasione dell'Ucraina, inclusa l'abitudine europea a fare grandi dichiarazioni che non si realizzano mai.
In particolare, va sottolineato che Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania continuano a guidare l’economia di difesa europea. Insieme rappresentano circa tre quarti di tutti gli investimenti europei nel settore degli armamenti e oltre l'85% della ricerca e sviluppo nel settore della difesa.
Oggi nel mondo del “cane mangia cane”, personaggi come il presidente russo Putin e quello della Cina Popolare Xi stanno raggiungendo un tale potere che lo stesso potrebbe rivelarsi drammatico per le élite europee tenendo conto che siamo proprio nel momento in cui i due paesi ‘antagonisti” stanno riaffermando l'hard power come elemento centrale del ventunesimo secolo.
Inoltre, la crescente crisi del potere americano e dell'influenza mondiale di Washington sta gettando una cattiva luce sulla credibilità dell'Europa come alleato USA. Purtroppo, gli americani sono troppo distratti internamente dalle prossime elezioni di medio termine ed esternamente dalle sollecitazioni sino-russe .
Senza un Europa occidentale coesa, per molti analisti appare impossibile per gli Stati Uniti generare un’azione geopolitica tale da far fronte le sfide che l'Occidente vede palesarsi nel mondo. A meno che le grandi potenze dell'Europa occidentale non possano riscoprire il loro potere e la volontà di esercitarlo, la politica di sicurezza americana potrebbe un giorno venir meno e con questo le stesse idee di democrazia e benessere che contraddistingue l'Occidente.
Pertanto, spetterebbe all’Europa far si che le relazioni transatlantiche funzionino. L'America non può farlo da sola, mentre gran parte dell'Europa non può farlo affatto. Centrale è la dipendenza tedesca dall'energia russa su cui faceva affidamento, che avrebbe grandemente contribuito a creare la crisi attuale e l'opportunità per il disastroso avventurismo russo in Ucraina.
Solo la coesione e il traino di tutta la comunità europea da parte delle sue potenze economiche consentiranno agli Stati Uniti sia di contenere la Russia sia di affrontare il blocco di Taiwan da parte della Cina Popolare. I paesi Baltici, la Polonia e altri nell'Europa centrale e orientale faranno quello che possono, ma a meno che Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania non stiano insieme, l'Occidente" si sfalderà. In particolare, dovrebbero mantenere attivi il processo di riarmo dell'Ucraina durante la prossima quasi certa pausa dei combattimenti invernale e rafforzare le sanzioni. Mantenere Kiev credibilmente forte sul piano difensivo e imporre ulteriori dure sanzioni alla Russia è il modo migliore per fare pressione su Mosca affinché negozi una pace onorevole e giusta con Kiev. Le sanzioni a Mosca sarebbero anche un monito al Comitato centrale del Partito Comunista cinese che a ottobre dovrà decidere il futuro della politica interne ed estera di Pechino. La Cina Popolare dovrebbe capire che “l’asse” con la Russia non è un bene per la sua economia.
Tornando alla possibile attuazione di un assetto di difesa europea si deve partire dalla certezza che la NATO è la piattaforma europea per l'influenza geopolitica abilitata dagli Stati Uniti, ma solo se gli alleati europei abbinano le parole ai fatti soprattutto sul piano delle spese militari. L'UE ha un ruolo fondamentale da svolgere nel contribuire a rendere gli europei più resilienti di fronte ai ripetuti shock, che è davvero la nuova normalità. Solo le relative potenze economico militari europee possono trasformare insieme la NATO per farne lo scudo della futura difesa dell'Europa, e devono farlo a un costo che gli americani possono sopportare e costringere i russi e persino i comunisti cinesi a iniziare a rispettare l'Europa come potenza.
Per il bene dell'Europa, dell'Occidente e del più ampio mondo libero, la leadership europea inizia a Berlino, Londra, Parigi e Roma (se dopo le elezioni si insedierà un governo forte, credibile e duraturo). L'Europa deve una volta per tutte affermare il quadro generale delle sue potenzialità e pianificare il futuro da sola e in accordo gli amici transatlantici, altrimenti dopo aver visto bruciare l’Ucraina potrebbe trovarsi a confrontarsi a crisi senza ritorno, lontane sia a Taiwan sia nel Golfo Arabico e vicine in Libia e nei Balcani.