di Gianni Lattanzio

Mentre continuano le dirette sulle votazioni e i dibattiti politici su chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica, che rendono l’ambiente giornalistico e soprattutto dell’opinione pubblica piuttosto “ballerino” c’è da sottolineare che rimane inamovibile e cristallizzato il cerimoniale che accompagnerà il neo Presidente ad insediarsi al Quirinale.    
L’elezione del nuovo Capo di Stato avviene nell’Aula di Montecitorio con la proclamazione da parte del Presidente della Camera, o del suo vice se l'eletto è proprio il Presidente dell'Assemblea di Montecitorio (è accaduto con Giovanni Gronchi e Oscar Luigi Scalfaro), al termine dello spoglio delle schede e verificato il raggiungimento del quorum richiesto per l'elezione. I due presidenti dei due rami del Parlamento si recano dall’Eletto comunicandogli l'avvenuta elezione e il verbale della seduta (anche in questo caso può accadere che siano i vicepresidenti a svolgere l'adempimento nel caso di elezione del Presidente della Camera o se il Presidente del Senato sta svolgendo le funzioni di supplente del Capo dello Stato. In caso di elezione del Presidente del Senato il Presidente della Camera si reca da solo dall'eletto).

Trascorso quindi qualche giorno dall'elezione, si svolge la cerimonia per l'insediamento al Quirinale del nuovo Capo dello Stato che viene organizzata dai competenti uffici delle Presidenze del Consiglio e della Repubblica insieme al Ministero della Difesa e del Comando Militare della Capitale, da qui in avanti, responsabile di coordinare gli assetti e le attività per rendere gli onori militari secondo i protocolli previsti. Il Segretario generale della Camera si reca nella residenza dell'eletto, che a bordo di un'auto della Presidenza della Repubblica raggiunge la Camera, mentre suona la campana maggiore del palazzo di Montecitorio. Al suo arrivo, l'eletto viene salutato sulla piazza dal picchetto d'onore, formato da una compagnia interforze, con Bandiera di Guerra e Banda militare di una Forza Armata.
Il neo Presidente fa il suo ingresso nel palazzo accolto dai Presidenti della Camera e del Senato. Dopo una breve sosta nella sala del Governo, l'eletto, accompagnato sempre dai Presidenti dei due rami del Parlamento, attraversa il Transatlantico dove sono schierati gli assistenti parlamentari in alta uniforme ed entra in Aula, dove sono ad attenderlo senatori, deputati, delegati regionali, Presidente del Consiglio e componenti del Governo. L'emiciclo è ornato con drappi rossi e ventuno bandiere tricolore.
Il Capo dello Stato eletto sale sul banco della presidenza e prende posto alla destra del Presidente della Camera. Aperta la seduta, viene invitato a prestare giuramento e recita la formula: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione" e, subito dopo, dal Gianicolo, vengono sparate 21 colpi a salve con 6 obici 105/14 del Comando artiglieria dell’esercito di Bracciano, con cadenza di 30 secondi e la campana di Montecitorio torna a suonare.   
Successivamente, Il Presidente della Repubblica prende posto al centro del banco della presidenza e rivolge il suo messaggio al Parlamento.    
Terminato il discorso, il Presidente della Repubblica lascia l'Aula accompagnato dai Presidenti di Camera e Senato e raggiunge l'atrio di Montecitorio, dove trova ad attenderlo il Presidente del Consiglio e il Segretario generale del Quirinale. Quindi, sulla piazza di Montecitorio riceve gli onori militari e si reca all'Altare della Patria, dove, accompagnato dal Presidente del Consiglio, rende omaggio al Milite ignoto con una corona di alloro. Sale le scale del Vittoriano sulle note del Piave suonato dalla Banda dell’Esercito schierata in piazza Venezia insieme a una compagnia interforze e alla Bandiera di Guerra. Giunto davanti al Milite Ignoto, il trombettiere suonerà il silenzio mentre le Frecce Tricolori della Pattuglia Acrobatica Nazionale faranno il loro sorvolo di saluto. 
Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco di Roma, il Presidente della Repubblica sale definitivamente a bordo della Lancia Flaminia 335 decapottabile e, scortato dai Corazzieri a Cavallo, raggiunge il palazzo del Quirinale. Lungo il movimento da via XXIV Maggio, Piazza Magnanapoli e sino al Quirinale riceverà gli onori militari con punteggiamento da parte di un reparto interforze di formazione schierato ai lati del percorso.
Il Capo dello Stato una volta entrato nel cortile del Quirinale, riceve gli onori militari da un altro reparto interforze di formazione unitamente alla fanfara del reggimento Carabinieri a Cavallo, Squadrone Corazzieri a Cavallo, con stendardo e la Bandiera di Guerra di un reparto di Forza Armata. Una volta entrato nel palazzo, il predecessore gli consegna la massima onorificenza della Repubblica, ossia il collare di Gran Croce decorato di gran Cordone e si scambiano i saluti. Raggiunge il salone dei corazzieri, dove davanti alle Autorità religiose, civili e militari rivolge un messaggio di saluto.
Anche nel cerimoniale di insediamento della massima carica dello Stato, l'Italia sprigiona quel fascino che tutti ammirano!

27-01-2022
meridianoitalia.tv

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