di Ernesto Preziosi
È sotto gli occhi di tutti la crisi che la pratica democratica sta vivendo. Una crisi che ha radici lontane e che oggi viene incorniciata dalla pandemia e dalla sua capacità di accelerare processi e svelare con duro realismo la fragilità di strutture e prassi. A fronte di una situazione di disagio e di un malessere diffuso, le difficoltà della democrazia rischiano di aprire la strada a derive populiste, ad una protesta demagogica e violenta, così come abbiamo visto nell’assalto a Capitol Hill: strade da cui non è facile tornare indietro.
Anche la crisi che si è aperta in queste ore nel nostro Paese, mostra i segni di una personalizzazione della politica, in un quadro deteriorato da molteplici fattori. Pesano sull’oggi il ritardo di riforme necessarie, a lungo attese e mai realizzate, le difficoltà di una maggioranza eterogenea costruita senza una convergenza programmatica e una visione comune. Un quadro nel quale resta ancora oggi senza risposta la domanda di fondo di buona politica, che non emerge da un processo di costruzione dell’azione di governo confuso e certo poco partecipato e tanto meno da una crisi della maggioranza parlamentare che manca di non solo di una ragione politica ma più ancora di una direzione.
Il tentativo di lavorare proprio sulla buona politica, e dunque sui temi e le proposte che occorre inserire in una visione unitaria del paese, del suo posto in Europa e del suo futuro, ha lavorato nella IV Costituente delle Idee promossa dall’associazione Argomenti2000, che riunisce attraverso una rete nazionale persone dell’area cattolica impegnate nell’ambito sociale e politico. Le proposte emerse confluiscono in un Libro Bianco per l’Italia
I lavori hanno visto dialogare esponenti dell’associazione e politici. Sono intervenuti per Argomenti2000, Riccardo Saccenti, Roberta Angeleri, Rita Visini, Nino Santarelli e Fabio Di Nunno, che hanno interloquito con Graziano Delrio, Anna Ascani, Gianmario Gazzi, Sandra Zampa e Chiara Braga su quattro ambiti tematici esemplificativi tratti dal “Libri bianco”. Scuola, Welfare, Cura della persona e Sostenibilità socio-ambientale; sono le aree nelle quali, soprattutto in questi mesi, emergono urgenze e criticità rese evidenti dalla pandemia. Le diverse proposte presentate sono state considerate dentro una visione politica europea, che oggi si rivela come imprescindibile per il Paese e che è stata sottolineata in conclusione da David Sassoli, come luogo in cui costruire una nuova maturità democratica che è garanzia e speranza per le cittadine e i cittadini di domani.
A chiusura della discussione è stata annunciata la costituzione, nel prossimo febbraio, di un Forum tematico per offrire un “luogo” d’incontro su alcuni temi dell’agenda politica e favorire una convergenza sui contenuti prima che sui contenitori in un’unità dialogante nella cura del bene comune.
C’è una politica che non si esaurisce nelle aule parlamentari, nelle logiche dei partiti. È la politica che si sforza di leggere la realtà, con “l’intelligenza delle cose” provando ad elaborare proposte possibili su singoli temi in uno scenario comune che il Libro Bianco ha sintetizzato intorno a tre parole: Europa, Ambiente e Costituzione. Tre parole la cui assenza dall’attuale passaggio politico che il paese attraversa certifica ancor più il pericoloso iato che si viene allargando fra paese e istituzioni e che invece va colmato con un di più di comprensione della verità delle cose.