di Silvia Costa
Stiamo vivendo una fase storica e politica molto problematica e complessa per l’Italia, l’Europa e le relazioni internazionali dopo l’aggressione armata di Putin all’Ucraina, con una guerra che si trascina da 3 anni ,l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 alla popolazione israeliana che ha portato ad una reazione militare di Netanyahu che ha colpito in modo smisurato e inaccettabile la popolazione palestinese ,in un conflitto che prosegue nonostante l’accordo per una tregua.
Un quadro fortemente aggravato e reso instabile dall’esito delle elezioni USA e l’avvio della Presidenza Trump ,affiancato dai proprietari delle grandi piattaforme digitali ,con la sua aggressiva azione verso un isolazionismo economico con pesanti dazi imposti nelle relazioni commerciali bilaterali ,l’uscita progressiva dagli organismi internazionali che presidiano il multilateralismo e il progressivo disimpegno in ambito NATO. Il dialogo avviato con Putin avviene sulla base di una logica spartitoria di zone di influenza e di potere, da conquistare con ogni mezzo, nel confronto con la Cina .
Obiettivo comune è l’ indebolimento e la divisione dell’Europa, anche con l’azione manipolatoria e di disinformazione indirizzata agli Stati membri della UE dai giganti tecnologici USA e dalla Federazione Russa .
Come rispondere a questa sfida epocale e urgente ?
A mio avviso rilanciando con coraggio e determinazione lo spirito e il progetto politico federalista europeo ,quello su cui c’era stata una grande consonanza tra Spinelli e De Gasperi fin dalle origini e che vide l’impegno dei Padri dell’Europa De Gasperi,Schuman e Adenauer per la nascita della CECA nel 1951 , per l’Accordo sulla CED del 1952, bocciato nel 1954 dall’assemblea francese, i Trattati di Roma del 1957.
L’invito forte e accorato del Presidente Mattarella all’Europa “a svegliarsi”, i rapporti Draghi e Letta, la testimonianza europeista del nostro indimenticabile Presidente dell Parlamento europeo David Sassoli ,il confronto in atto sulle proposte della Commissione europea sulla Difesa europea e sulle misure urgenti da prendere in ambito economico e commerciale costituiscono le premesse per andare avanti con coraggio e unità di intenti verso una vera integrazione politica europea, sconfiggendo illusori sovranismi e nazionalismi e superando ostacoli normativi e gestionali.
Solo così l’Europa può avere un ruolo nel mondo globale, salvaguardare il suo modello sociale , promuovere nel mondo lo sviluppo sostenibile e la pace.