La Nato Defence College Foundation Individua Alcune Risposte A Questa Domanda, A Roma Il Centro Del Mare Nostrum.
di Giuseppe Morabito
La NATO Defense College Foundation, in collaborazione con il Policy Center for the New South, la NATO Political Affairs and Security Policy Division e il NATO Defense College, organizza una conferenza di eccezionale livello di partecipazione che ha come argomento: “The Middle East: What kind of future?”.
L’evento, fortemente voluto anche in questo periodo di crisi sanitaria, dal presidente della fondazione Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, si terrà lunedì 27 luglio, nella Sala delle Belle Arti del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel, in via A. Cadlolo, 101 a Roma. Le registrazioni cominceranno alle 14:00 e i lavori termineranno alle 18:30.
L’iniziativa rappresenta il sesto appuntamento della serie “Arab Geopolitics” nato nel 2011 durante le Primavere Arabe e riunisce regolarmente decisori politici e analisti provenienti dal mondo arabo con l’obiettivo di approfondire e discutere gli sviluppi strategici nella regione e le loro implicazioni a livello di sicurezza regionale e internazionale.
Durante il suo intervento iniziale, Gilles Kepel, uno dei maggiori esperti europei d’islam politico e Medio Oriente, delineerà il complesso quadro geopolitico della regione, dove, negli ultimi mesi la fragilità strutturale dei paesi, è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia da virus di Wuhan. Rintracciando le cause profonde dei conflitti che attualmente attraversano il Golfo, il Levante ed il Nord Africa, Kepel indicherà possibili vie per superare le crisi in atto.
La geopolitica regionale sarà approfondita durante la prima sessione, in cui si analizzeranno gli scenari di guerra in Libia, Siria e Yemen. Gli esperti saranno chiamati a descrivere le implicazioni per la regione, il ruolo della comunità internazionale e delle interferenze esterne. In particolare, Giovanni Romani, capo della Sezione Medio Oriente e Nord Africa della Divisione Political Affairs and Security Policy, NATO HQ, tratterà gli effetti dell’instabilità regionale sull’agenda politica della NATO rispetto al Fianco Sud e sui partenariati dell’Alleanza in Nord Africa e Medio Oriente allargato.
Maurizio Caprara, giornalista di politica estera del quotidiano” Corriere della Sera”, modererà la seconda sessione dedicata all’evoluzione del ruolo della società civile nel mondo arabo e delle sue rivendicazioni. Tra gli interventi, quelli di Sofia Barbarani, giornalista freelance, che esaminerà le peculiarità della nuova ondata di proteste del 2019 in Libano, Iraq, Algeria e Sudan; e di Robert Watkins, capo della Divisione Medio Oriente e Nord Africa, DCAF, Ginevra, che indagherà se e come sono cambiati i rapporti di potere tra gli apparati militari e la società civile dal 2011 ad oggi.
Sedici oratori altamente qualificati parteciperanno all’evento, di persona o in collegamento virtuale. Tra loro:
Youssef Cherif, vice direttore del Columbia Global Centers, Tunisi; Younes Abouyoub, direttore della Divisione di Governance e State-Building nella Regione MENA, Nazioni Unite, New York (virtuale); Maged Abdelaziz, osservatore permanente alle Nazioni Unite, Lega Araba, New York (virtuale); Mohammed Loulichki, senior fellow, Policy Center for the New South, Rabat (virtuale).
I lavori si svolgeranno in lingua inglese. Per il pubblico presente in sala, sarà garantita la traduzione in italiano.
La conferenza sarà disponibile anche in streaming. Per ulteriori informazioni, in allegato il programma ufficiale dell’iniziativa e le biografie degli oratori.