Giovanni Guerisoli

Nell'immaginario collettivo il Primo Maggio ci richiama a P.zza San Giovanni gremita di giovani affascinati dagli artisti che si esibiscono sul palco e che aveva sostanzialmente sostituito con una unica festa i cortei e le manifestazioni di piazza che nel passato popolavano tutta la penisola.

Per noi della Cisl ha un valore particolare perche' 70 anni fa al Teatro Adriano fu fondata la confederazione con una assemblea generale , tenacemente voluta da Giulio Pastore , a cui parteciparono i delegati della LCGIL, della FIL e della UFAIL.

Sara' una Festa del Lavoro molto particolare , senza il contatto con i lavoratori, a causa della emergenza sanitaria ma sara' sempre una occasione importante per ribadire la centralita' del Lavoro, unica strada per rilanciare il Paese . Sono proprio i lavoratori quelli che stanno pagando un prezzo altissimo legato alla crisi economica , soprattutto in considerazione del tessuto economico del nostro paese fatto di piccole e medie imprese.
E' quindi, necessario attivare tutte le misure di sostegno possibili per evitare che i costi della ripresa che saranno senza dubbio altissimi, ricadano sui lavoratori.
Oggi piu' che mai il lavoro e la sicurezza debbono essere le priorita' della agenda delle istituzioni,per evitare che crescano le disuguaglianze sociali ed il numero degli emerginati.
Mai come in questo momento serve un sindacato in grado di coniugare gli interessi dei lavoratori con quelli generali del Paese rifiutando l'antagonismo sterile per favorire un nuovo rapporto con il Governo in uno spirito di collaborazione in piena autonomia dai partiti in un rapporto di pari dignita': Questo e' lo spirito che ha sempre caratterizzato l'azione della Cisl dalla sua fondazione, e che, in un momento cosi' delicato sara' fondamentale per contribuire alla ripresa.
Il periodo che speriamo si aprira, dopo la pandemia sara' anche una occasione per il sindacato di rivedere le proprie strategie studiando nuove forme di rappresentanza di un mondo del lavoro che muta molto piu velocemente del passato e dove i meccanismi finanziari rischiano di condizionare e talvolta emarginare i meccanismi tradizionali della produzione.
Quanto sta accadendo deve far riflettere sulla necessita' di individuare nuovi strumenti di welfare che sappiano privilegiare il territorio e siano coerenti con un processo di invecchiamento che interessa tutta la popolazione con le inevitabili conseguenze sugli strumenti di prevenzione e di cura: Di fronte alla drammaticita' degli avvenimenti non ce la possiamo cavare con la sottolineatura degli eroismi del personale sanitario che ha pagato un prezzo altissimo ma dobbiamo avere l'onesta di riconoscere gli errori di un recente passato che spesso ha sacrificato la dignita' sull'altare del profitto . Tutti i telegiornali sottolineano i gesti di generosita' che ogni giorno accadono in tutta Italia , Caritas in testa, ma non possiamo considerarci un paese civile se conviviamo, quasi fosse ineluttabile, con milioni di famiglie che non sanno come dar da mangiare ai propri figli.
Il primo maggio di quest'anno dovrebbe avere questo obiettivo ,un nuovo umanesimo che pona la persona al centro dell'universo secondo l'insegnamento di papa Francesco.

 

30-04-2020
Autore: Giovanni Guerisoli
già Segretario Confederale Cisl
meridianoitalia.tv

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