di Mario Catini
Falso dire che non ci sono risorse per il 110… misura che ha rilanciato un intero comparto quello edilizio e il suo indotto e contribuito all’aumento del Pil che in Italia era fermo da anni.
basterebbe riformare il catasto fermo da decenni in Italia… dove tanti edifici storici in zone centralissime delle Città sono considerate edilizia popolare… e i proventi sulle abitazioni reinvestiti per L'efficienza energetica degli edifici che è un tema importante in quanto gli edifici rappresentano una porzione significativa del consumo energetico mondiale.
Il catasto, invece, è un registro pubblico nel quale sono annotati gli immobili presenti sul territorio, con informazioni relative alla loro natura, alle loro caratteristiche e alla loro proprietà.
In molti paesi, il catasto è stato utilizzato come strumento per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, in quanto esso fornisce informazioni dettagliate sulle proprietà degli immobili e sulle loro caratteristiche energetiche, consentendo ai proprietari di conoscere le opportunità di miglioramento e alle autorità di valutare le politiche di incentivazione.
In particolare, il catasto può essere utilizzato per l'individuazione degli edifici che necessitano di interventi di efficientamento energetico, per la definizione di incentivi fiscali e per l'attuazione di politiche di riduzione dei consumi energetici.
Il catasto italiano è fermo al 1939.
Tranne qualche aggiustamento qua e là… con le attuali conoscenze informatiche, ci vorrebbe poco a digitalizzare tutto il patrimonio degli immobili attualmente non censiti, che hanno una dimensione diversa da quella dichiarata, la loro reale destinazione d'uso, la categoria catastale attribuita;
* dei terreni edificabili accatastati come agricoli;
* degli immobili abusivi.
E i relativi introiti come dovrebbe essere per i pedaggi autostradali reinvestiti in efficienza delle strade e quelli del Catasto reinvestiti in efficienza energetica degli edifici come previsto anche dalla comunità europea
direttiva europea in materia di efficienza energetica degli immobili che dovrà entrare in vigore entro sei mesi dal via libera definitivo. Il provvedimento fa parte del pacchetto ‘Fit to 55’, contenente anche la ‘Energy performance of buildings directive’ (Epbd), e rientra nella strategia Ue che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio di almeno il 55%, rispetto al 1990, entro il 2030, per arrivare alla neutralità climatica nell’Unione entro il 2050.
Misure che si rendono necessarie per via dei cambiamenti climatici in atto che sono accelerati dall’emissioni delle attività dell’uomo è che se non regolate porteranno ad un punto di non ritorno della stessa sopravvivenza dell’uomo sulla terra.
In altre parole bisogna pensare al Progresso dell’Italia e non alla conservazione dello status quó e dei suoi privilegi per il bene dell’Italia e dell’intero pianeta…l’alternativa è non fare nulla e ritrovarsi con i mari che invadono le città costiere…