di Gregorio Teti

Gli strumenti tecnologici di qualche decennio fa avevano creato un grosso divario culturale tra le nuove e le vecchie generazioni rendendo chi non avvezzo al digitale, il nuovo emarginato del XX secolo. Divario che fortunatamente negli ultimi anni, è andato via via sempre più assottigliandosi, grazie principalmente all’avvento dei dispositivi mobili e dell’informatica a portata di tutti. Oggi chiunque possieda uno smartphone o un tablet e non ha molta esperienza, è in grado di interagire con il mondo che lo circonda.

In un mondo ideale, niente di più bello. Ma come in ogni situazione c’è il risvolto della medaglia. Al bene è sempre contrapposto il male e nel mondo tecnologico a rappresentarlo sono sempre loro, i truffatori. Persone senza scrupoli che lucrano sulla pelle degli altri. Qualcuno potrà dire, ma ci sono sempre stati, sin dall’inizio dei tempi, basti pensare al truffatore per antonomasia, il serpente di Adamo ed Eva o al più simpatico Totò nella vendita della Fontana di Trevi ad un improbabile turista americano. Ebbene, anche nel mondo digitale la proliferazione di questi malintenzionati è aumentata esponenzialmente, specialmente nel periodo di pandemia mondiale da COVID-19 che stiamo vivendo, a danno di chi, volente o dolente, si è dovuto accostare al mondo digitale con maggiore esigenza. Per combatterli però abbiamo un’efficace arma da difesa, l’informazione. Conoscere il proprio nemico significa saperlo evitare. Come? Cerchiamo di capire come avvengono queste truffe?

Uno dei principali modi per truffare una persona è il cosiddetto Phishing. Un tipo di truffa dove il malintenzionato inganna o cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, e lo fa attraverso falsi siti, minacciose e-mail o in alcuni casi anche via sms, fingendosi un ente affidabile come la vostra banca, il servizio postale e molti altri ancora. La prima cosa da fare è ignorarli. Se dovessimo ricevere comunicazione in cui ci intimano di fare clic su qualche fantomatico link altrimenti il nostro conto bancario o postale sarà bloccato, cestiniamola o ignoriamola. Il nostro istituto di credito non lo farebbe mai, non è il loro modo di comunicare con noi, piuttosto ci inviterebbe “personalmente” in qualche filiale per effettuare i dovuti controlli.

Un altro modo per poter rubare dati e soldi sono le vendite online ultra-scontate di siti mai sentiti prima e magari pubblicizzati su qualche social. Visitiamo per questo tipo di acquisti solo le piattaforme più conosciute e affidabili, e in qualsiasi caso, usiamo le carte prepagate, per evitare che le informazioni della nostra carta di credito legata al nostro conto corrente bancario, vadano liberamente in giro.

Inoltre, bisogna fare attenzione quando maneggiamo lo smartphone. Avere tutto a portata sul nostro telefonino è un grande vantaggio, ma teniamo gli occhi aperti a ciò che installiamo, specialmente quando si parla di giochi. Di solito quelli scaricati gratis per le piattaforme Apple o Android, riportano al loro interno delle inserzioni pubblicitarie non sempre veritiere. Basta un semplice clic per accettare qualche strano abbonamento a meteo, oroscopi, suonerie o altro ancora che svuoti il nostro credito. Se dovesse succedere, sarà meglio contattare immediatamente il proprio operatore e sperare che stornino l’addebito.

Per concludere, il consiglio è sempre quello. Teniamo alta la nostra attenzione, leggiamo ciò che ci viene chiesto e principalmente non pecchiamo di presunzione credendo di essere bravi, perché c’è sempre qualcuno che ne sa più di noi.

08-07-2020
Autore: Gregorio Teti
Esperto Sicurezza Informatica
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