di Piero Predonzani in collaborazione con Osvaldo Brogi

L’obiettivo del presente articolo è quello di evidenziare come la disciplina “sistemistica”, ancorché tipica dell’approccio ingegneristico, possa essere alla base di un Metodo che consenta non solo la buona progettazione, ma anche la ripartenza del Paese, soprattutto nel periodo contingente.

In pratica, però, “ripartire” può anche essere occasione positiva per “rinnovare”, fare meglio ciò che prima dell’emergenza aveva ormai raggiunto il proprio apice, ovvero una condizione di asintotica saturazione oltre la quale piccoli miglioramenti erano ottenibili con grandi e dispendiosi sforzi.

Tuttavia, nonostante il concreto desiderio collettivo di rinnovare, sembra che ancora ci si muova pericolosamente “a schema libero”, improvvisando, senza un vero e proprio Metodo di lavoro, appunto, strutturato, disciplinato, tracciabile, trasparente che supporti, in modo competente ed imparziale, tutti coloro che sono chiamati a prendere le giuste decisioni, attraverso analisi efficienti, studi di fattibilità validi, sintesi efficaci, realizzazioni puntuali e tempestive con i giusti ritorni di investimento.

Tra l’altro, la mancanza del Metodo non aiuterà a riformare per tempo, in maniera competente ed intelligente, tutte le Leggi che regolano il funzionamento economico – finanziario della Nazione come, ad esempio, la Legge sui lavori pubblici, in modo da snellirne i processi di appalto, mantenendo al contempo alta la guardia sulle possibili interferenze clientelari; per non parlare poi della necessità di una seria riforma fiscale, ormai attesa da anni per poter fare ripartire l’economia reale e dei consumi.

In generale, tutte le riforme strutturali che, se prima erano sentite ed urgenti, sono divenute oggi vitali, pena il soccombere del Paese nel breve – medio periodo.

Come ulteriore esempio, con non poche difficoltà e incostanza si valorizzano le idee innovative, soprattutto “dei piccoli” imprenditori/inventori, con le spalle insufficientemente “larghe” per ottenere gli adeguati e necessari finanziamenti per proseguire nel loro progetto, nonostante le potenziali opportunità che possono offrire per la crescita del PIL nazionale, la riduzione della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, quindi, l’aumento del benessere interno e la maggiore competitività nel confronto internazionale, ecc..

Quindi, sarà più difficile cogliere le opportunità che l’Europa (anche con i nostri fondi) ci sta fornendo, investendo correttamente i finanziamenti che saranno resi disponibili.

In aggiunta, proprio per la mancanza del Metodo, risulta tuttora non definito il Piano strategico di medio – lungo periodo, dove siano messi in chiara evidenza la visione e gli obiettivi costruttivi a cui tendere, dove portare il Paese attraverso una crescita costante.

Altri Stati come la Germania si stanno già muovendo e faranno la parte del leone se da noi non si riuscirà a fornire una programmazione credibile; il rischio concreto sarà quello di perdere, dopo averli in parte anche finanziati, quei 172 Mld. € (o per lo meno la parte a fondo perduto) che sono a nostra disposizione[1] … mentre da noi si sta ancora pensando se ne valga la pena.

… la strategia è un percorso di crescita con uno scopo specificatamente definito che prevede l’impiego coordinato di tecniche e strumenti di supporto …[2]

PROPOSTA

Pertanto, tra i vari metodi esistenti, quello sotteso alla cosiddetta “System Engineering” – Ingegneria di Sistema, che è una branca interdisciplinare dell'ingegneria e che si concentra sullo sviluppo e l'organizzazione di sistemi complessi, peraltro usato diffusamente nel mondo anglosassone, potrebbe essere un valido strumento da adottare nel modello di ripartenza del Paese, infatti esso consente di portare a compimento, almeno a livello dimostrativo, il riordino dei problemi complessi e, soprattutto, la fattibilità delle idee innovative.

Di fatto, il riscoprire una tale disciplina potrebbe non essere così singolare, in quanto potrebbe ispirarsi ad un più generale principio che miri a valorizzare le già esistenti professionalità interdisciplinari nazionali.

L’obiettivo sarebbe quello di comporre e rafforzare sempre più il “Sistema Paese” assimilandolo, con le sue peculiarità, ad un Progetto di ampia portata.

In generale, l’approccio ingegneristico ai problemi potrebbe risultare adeguato allo scopo tenendo conto che, spesso, sono chieste elaborazioni per definire la fattibilità delle cose, gli ordini di grandezza, le stime e, quindi, ottenere valutazioni verosimili rendendo il problema più “umano”, ancorché tale approccio sia, comunque, organizzato, rigoroso, tracciabile, misurabile, ripetibile nel tempo.

… “Solo ciò che è misurabile è migliorabile”[3] … 

Tale disciplina, per le sue proprietà, non è necessariamente connessa a specifici settori tecnologici poiché è prima di tutto un’attitudine legata al modo di ragionare, ovvero un modo per approcciare e risolvere i problemi in qualunque campo; infatti, è una disciplina che implica una filosofia orientata a guardare alle cose con mente aperta.

In particolare, un “Sistema”, il rompicapo con cui un “System Engineer” – Sistemista lavora quotidianamente, può essere definito come “un insieme di unità tra loro connesse ed organizzate per realizzare uno scopo specifico”, ovvero “un insieme di elementi che interagendo tra loro formano un tutt’uno per un comune obiettivo, o scopo”.

E’ interessante notare che le varie definizioni consentono di associare il concetto di “Sistema” a qualcosa dal contenuto non soltanto tecnologico. Il concetto può essere, infatti, applicato anche a strutture organizzative, progetti, flussi di lavoro o processi aziendali, o qualsiasi altro contesto che può essere modellato come “parti organizzate e interagenti”.

Per questo il “System Engineer” è spesso coinvolto non solo in attività tecniche, ma anche in ruoli di coordinamento.

I Settori Governativo, Accademico e Industriale possono già vantarsi nel loro ambito della presenza di Esperti di elevata professionalità e competenza, riconosciuti anche oltre confine, ma essi sono tuttora in attesa d’essere valorizzati con i giusti incarichi e gli adeguati finanziamenti per “fare Squadra” nel contesto collettivo.

… È quanto mai urgente un cambiamento capace di ridare valore alle cose e alle persone che, davvero, un valore lo meritano…

Anche le interferenze, influenze, o perturbazioni esterne al problema, siano esse naturali (es. rischi, disequilibri, necessità impreviste, …), o strumentali (es. speculazione economica, mancanza di solidarietà, opportunismo, …) potrebbero essere gestite per quello che realmente sono, evitando di disperdere le energie, risorse e finanziamenti per impostare daccapo il problema complessivo, ma agendo in modo mirato efficace, tempestivo, con risparmi economici consistenti.

… E’ un modo di pensare prima ancora di chiamare in causa le conoscenze tecniche[4]

La proposta trova significato sul fatto che, senza dubbio, un obiettivo strategico ed il relativo progetto, che può essere rappresentato da centinaia di migliaia di requisiti diversi tra loro anche interallacciati, non sia realizzabile e gestibile senza il corretto approccio metodologico, in quanto lo stesso può vedersi finalizzato in tempi medio – lunghi (10 – 15 anni), se non maggiori, con le difficoltà derivanti dalle relative e naturali varianti in corso d’opera e nel periodo di vita utile: integrazioni, modifiche, perfezionamenti, adattamenti, verifiche (ad esempio, per una Unità Navale il requisito di vita utile è almeno pari a 30 anni).

Un altro fattore è legato alla capacità di individuare e gestire la rete di relazioni, dipendenze e dinamiche tra differenti componenti di un ecosistema complesso.

Come in un puzzle, omettere alcuni pezzi lascerà la figura incompleta, ovvero tralasciare alcune parti potrebbe portare ad effetti indesiderati, se non al completo fallimento del sistema.

In sintesi, si tratta di un vero e proprio lavoro di squadra per soddisfare le esigenze iniziali e per dimostrare le relative prestazioni predisponendo opportune misure e figure di merito “Key Performance Indicator - KPI” comparabili anche in altre situazioni.

… “Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è”[5]

Quindi, i benefici di un tale approccio potrebbero essere molti in termini di tempi, qualità e anche consistenti risparmi di realizzazione/gestione (anche dell’ordine di decine di miliardi di €).

CONSIDERAZIONI

Regolamento unico attuativo[6] del Codice dei contratti pubblici[7] e i Fondi europei

La “System Engineering” assieme alla definizione del Regolamento attuativo di cui si tratta, attività che si affianca a quelle descritte nel cosiddetto Decreto Legge “Sblocca cantieri”[8], andrebbero a costituire la vera novità e leva per rilanciare il “Procurement” nazionale, altrimenti il rischio sarebbe che il Codice dei contratti ed il Regolamento di attuazione … nascano già vecchi …[9].

Inoltre, come peraltro ribadito, recentemente, anche dal Presidente Sassoli, appare necessario garantire che i Fondi europei siano efficacemente spesi. In particolare, quelli relativi al MFF[10] 2014-2020 risulta siano stati spesi per il 28% nel quinquennio.

Infatti, … la spesa complessivamente certificata, attestata come indicato a 15,2 miliardi di euro, fa registrare un incremento di 5,4 miliardi di euro rispetto all’importo di 9,7 miliardi di euro conseguito al 31 dicembre 2018 e raggiunge il 28,5% del totale delle risorse programmate per i 51 Programmi Operativi cofinanziati dal FESR e dal FSE del ciclo 2014-2020 (pari a 53,2 miliardi di euro) … [11].

In aggiunta, i “Fondi di sviluppo e coesione (FSC)”, il grande contenitore da oltre 60 miliardi per gli investimenti pubblici e il riequilibrio territoriale, sono stati spesi per il 2,8% circa[12].

Tale sforzo per impegnare gli stessi fondi che il Governo dovrà sottoscrivere, puo’ apparire vano a meno di rivedere in modo “drastico" i processi decisionali a livello governativo, di assegnazione delle risorse, delle verifiche contabili, di esecuzione contrattuale di passaggio ad un bilancio di cassa puro. Non è accettabile, come più volte richiamato dalla Corte dei Conti che i fondi di investimento creati nel 2017 impieghino circa due anni per essere attribuiti ai Dicasteri per avviare i processi di spesa. Ogni atto del Parlamento, ogni Decreto è sottoposto a tre livelli di controllo (controllo interno, controlli della Ragioneria a livello centrale, o a livello periferico, verifica della Corte dei Conti) con tempi di trattazione estremamente lunghi.

Non si propone di abolire i controlli: si chiede di adottare il Codice degli Appalti e le forme di verifica contabile degli altri Paesi europei, riportando al centro il progetto e dando valenza e dignità ai servizi di architettura e ingegneria che attualmente vengono disciplinati con le stesse regole dei servizi generici, come quelli di ristorazione o di pulizia[13].

Questo garantirebbe paritetica competitività nei diversi settori manifatturieri puntando ad aumentare la capacità di penetrazione della straordinaria industria italiana che merita di poter operare sui mercati senza penalizzazioni eccessive.

Quindi le chiavi per il rilancio economico sono: nuovo Procurement (parte Amministrativa-Contrattuale e “System Engineering”) e semplificazione dei processi di assegnazione e controllo delle risorse finanziarie.

 

CONCLUSIONI

Con la volontà di rinnovare è inevitabile pensare e sperare che esista un approccio migliore per disciplinare il nostro modo di affrontare le cose e per valorizzare le esperienze vissute individuando le esigenze, ridefinendo i nostri comportamenti, le funzioni, i requisiti, la fattibilità degli obiettivi del futuro.

E’ evidente che, in un momento di crisi generalizzata, il miglioramento delle capacità nel definire, progettare, gestire l’impresa da realizzare può diventare un vero e proprio fattore distintivo e di sopravvivenza.

In sintesi, sussiste l’esigenza di riferirsi ad una filosofia essenziale che definisca una metodologia leggera basata anche su strumenti completamente integrati, per gestire con tracciabilità totale, meglio in un’unica banca - dati, i vari requisiti, rischi, test, problemi, interfacce, documenti e le comunicazioni tra i partecipanti all’iniziativa in esame, sia essa di impostazione, mantenimento, riforma.

Le metodologie avanzate di “System Engineering”, supportate da adeguati strumenti informatici, consentono di migliorare drasticamente l’efficienza, la costo - efficacia e la maturità delle attività, portando ad ottenere risultati concreti e anche notevoli risparmi complessivi.

In ogni caso, il primo passo da compiere, indipendentemente dalla natura delle esigenze, sarebbe quello che porti a definire un Piano strategico di medio – lungo periodo, da sviluppare con i necessari Piani Esecutivi, che permetta di descrivere le principali esigenze nazionali ed i relativi obiettivi, ponendo particolare cura nella definizione dei principali ritorni di investimento che dovranno essere proporzionali al livello di ambizione ed alle risorse che si renderanno disponibili per la finalizzazione del progetto “Paese”.

…il principio fondamentale della pianificazione strategica: sperare per il meglio, preparandosi per il peggio[14]

 

[1] https://www.corriere.it/economia/finanza/20_maggio_27/gentiloni-recovery-fund-750-miliardi-svolta-europea-327c2400-9ff6-11ea-8f7d-66830a0d6de9.shtml - “Recovery Fund, all’Italia la quota più alta: 172,7 miliardi dall’Ue (di cui 82 a fondo perduto)” di Francesca Basso, 27 maggio 2020.

[2] Romolo Tansini – “Coach in azione” – Bruno Editore 

[3] Thomas Samuel Kuhn.

[4] https://sites.google.com/site/systemengineeringitaly/home/system_and_systemengineering/what-system-engineering-is/cosa-e-system-engineering

[5] Galileo Galilei.

[6] Regolamento di esecuzione, attuazione e integrazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante Codice dei contratti pubblici http://www.appaltiecontratti.it/2020/05/18/la-nuova-bozza-di-regolamento-e-le-novita-per-gli-affidamenti-diretti/

[7] Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n° 50: “Codice dei contratti pubblici”.

[8] Decreto Legge 18 aprile 2019, n° 32: “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”. Tale Decreto recita in premessa: … Ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di emanare disposizioni volte a favorire la crescita economica e a dare impulso al sistema produttivo del Paese, mediante l'adozione di misure volte alla semplificazione del quadro normativo e amministrativo connesso ai pubblici affidamenti, concernenti, in particolare, la disciplina dei contratti pubblici … .

[9] https://www.lavoripubblici.it/news/2020/05/LAVORI-PUBBLICI/23738/Codice-dei-contratti-e-Regolamento-di-attuazione-il-rischio-che-nasca-gi-vecchio

[10] Multiannual Finacial Framework.

[11] https://www.agenziacoesione.gov.it/news_istituzionali/programmazione-comunitaria-2014-2020-centrato-obiettivo-target-di-spesa-raggiunti-da-tutti-i-programmi/

[12] https://www.ilsole24ore.com/art/fondo-coesione-spesa-sotto-2percento-riassetto---mille-accordi-sud-AB0nbhsB

[13] https://www.lavoripubblici.it/news/2020/05/LAVORI-PUBBLICI/23738/Codice-dei-contratti-e-Regolamento-di-attuazione-il-rischio-che-nasca-gi-vecchio

[14] https://it.wikipedia.org/wiki/Pianificazione_strategica - George Friedman: “I prossimi 100 anni”.

11-06-2020
Autore: Piero Predonzani
Contrammiraglio Ingegnere (ausiliaria)
Autore: Osvaldo Brogi
Ammiraglio Ispettore Capo Ingegnere (riserva)
meridianoitalia.tv