di Tiziana Vecchio
Il Decreto Rilancio contiene anche un pacchetto di misure per le esportazioni e l’internazionalizzazione.
Si tratta di interventi voluti dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per dare un primo supporto ai settori a maggiore propensione all'export che stanno sperimentando una perdita del fatturato del 30% in media. Val la pena ricordare che il Decreto Legge n.104 /2019, convertito nella Legge 132/2019, ha trasferito dal 1° gennaio 2020 al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale le funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l'estero e di sviluppo dell'internazionalizzazione del sistema Paese,
La Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, tramite il Direttore Centrale per l'internazionalizzazione del sistema Paese e le autonomie territoriali, ha ereditato gli strumenti per l'internazionalizzazione, inclusi l'indirizzo sull'ICE e la guida della Cabina di Regia per l'internazionalizzazione.
Sin dall'inizio alla Farnesina sono stati istituiti 12 tavoli settoriali, dove si è discusso delle misure immediate da prendere, della campagna per il made in Italy e delle strategie per il rilancio strutturale dell'export da delineare quando ci saranno le condizioni.
Dal 1 gennaio 2020 la Direzione Generale per l'Unione Europea, avvalendosi di un Direttore Centrale per le politiche commerciali, contribuisce a definire la posizione italiana sui dossier della politica commerciale europea, dell’accesso ai mercati e della difesa commerciale, nonché alla gestione delle procedure nazionali relative all’importazione ed esportazione dei prodotti agricoli ed all’elaborazione della politica agricola comune sostenendo le priorità individuate dal Governo, sia a Bruxelles che nei principali organismi internazionali.
La nuova governance dell'internazionalizzazione del
Sin dall'inizio alla Farnesina sono stati istituiti 12 tavoli settoriali, dove si è discusso delle misure immediate da prendere, della campagna per il made in Italy e delle strategie per il rilancio strutturale dell'export, da delineare quando ci saranno le condizioni.
L'art. 56 del DL Rilancio prevede due misure a valere sul fondo rotativo per l'internazionalizzazione creat
Da un lato, verrà costituito presso Simest SpA un fondo di garanzia per i finanziamenti concessi dal Fondo per facilitarne l'accesso da parte delle imprese, eliminando la necessità di presentare alla Simest garanzie bancarie, dall'altro si stanziano fondi aggiuntivi destinati al cofinanziamento a fondo perduto, fino al 50%, degli importi erogati da Simest a valere sul fondo rotativo.
Le disponibilità del Fondo rotativo sono ulteriormente incrementate di 200 milioni di euro per l’anno 2020 inoltre si amplia di fatto la platea dei beneficiari poiché fino al 31 dicembre 2021 i finanziamenti agevolati a valere sul fondo potranno eccedere gli importi massimi previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis.
Rilevante anche l'aumento a 400 milioni di euro per l'anno 2020, dai 150 iniziali, della dotazione del "Fondo per la promozione integrata", istituito dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.
Per le fiere, il MAeCI è già intervenuto tramite l'Agenzia Ice che finora ha evaso circa 1.400 richieste di rimborso delle quote di partecipazione già versate dalle impreseper la partecipazione a manifestazioni annullate a causa del Covid 19. La stessa Agenzia ICE offirà gratuitamente fino a marzo 2021 un modulo espositivo allestito per la partecipazione alle rassegne internazionali».