di Sonia Rocca
UNA BELLISSIMA FOGLIA
Beppe Frattaroli è un musicista: autore, compositore e arrangiatore.
In pieno periodo di lockdown ha realizzato un film con suo figlio Giammario per trasformare il dramma della quarantena in una opportunità.
Tutto è iniziato per gioco, afferma Frattaroli, Il gioco non cancella la realtà ma certamente la rende più dolce. Avevo sempre pensato di realizzare un film ma non avevo mai saputo immaginare in che modo. Poi un giorno il film mi ha fatto una sorpresa ed è stato lui a realizzare me. Ci sono cose che arrivano inaspettate, a volte sono soffici come la neve, altre volte dure come il corona virus; dobbiamo sempre essere pronti ad accettarle, ad accoglierle per trasformarle in dono.
La storia ha preso forma da sé, in base a quello che quotidianamente vivevamo. La curiosità di scoprire quale sarebbe stata la scena successiva, ci ha fatto accogliere con gioia ogni nuovo giorno. E i giorni sono stati tutti diversi. I giorni SONO tutti diversi anche se spesso cadiamo nell’inganno che riesce a farceli sembrare tutti uguali.
Tante le sorprese che abbiamo vissuto come il giorno in cui ha nevicato. Tanti i parallelismi fra la mia infanzia e quella di mio figlio Giammario, a evidenziare la vita che torna, le storie che si ripetono. In questo film, l’arte prende vita nelle sue varie forme attraverso gli spunti iniziali e puri del protagonista (Giammario); per questa ragione nulla doveva essere manipolato ma semplicemente valorizzato, proprio per mantenere fede a quella purezza iniziale.