Incontro con il Dottor Angelo Piero Cappello Direttore del Centro per il libro e la lettura in occasione della Giornata del libro.
di Fabia Baldi
In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto di autore che viene celebrata proprio oggi 23 aprile 2020 incontriamo il Dottor Angelo Piero Cappello nuovo Direttore del Centro per il libro e la lettura: -Dottor Cappello lei è il Direttore del Centro per il libro e la lettura che proprio quest'anno celebra un importante traguardo: ci vuole illustrare le iniziative che lei ha organizzato per sottolineare il decennale del centro?
Il Maggio dei Libri in questa sua edizione 2020 segna, per il Centro per il libro e la lettura, un traguardo davvero importante: ideata nel 2011, la campagna di promozione della lettura festeggia infatti la decima edizione e ci apprestiamo a celebrarla attraverso tantissime iniziative e novità. Prima tra tutte la durata, perché Il Maggio dei Libri resterà accanto alla sua comunità di pubblico, partner e collaboratori fino al 31 ottobre. Un’opportunità per continuare a incontrarsi e coltivare anche sul web il piacere di Leggere per scoprire se stessi, Leggere per scoprire gli altri e Leggere per scoprire il mondo, come suggeriscono i tre filoni tematici che accompagnano il tema istituzionale di questa edizione Se leggo scopro, rappresentato visivamente dall’opera dell’illustratrice Mariolina Camilleri. Dopo i consigli di lettura di #ioleggoacasa da parte di 38 testimonial e 24 bookstagrammer, oggi giovedì 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e inizio ufficiale della campagna, prenderà il via l’iniziativa social #inLibreria, con cui gli utenti potranno “curiosare” tra gli scaffali delle ultime novità editoriali e contribuire attivamente, in alcuni casi, alla creazione di video realizzati con il coinvolgimento delle case editrici. E ancora, ad arricchire l’offerta del primo giorno de Il Maggio dei Libri anche la prima maratona letteraria in streaming, sulla piattaforma www.capolavoridellaletteratura.org, durante la quale oltre 100 tra i protagonisti del panorama culturale italiano proporranno interventi di commento critico ai Capolavori della letteratura. Altre due iniziative, mi preme sottolineare: primo, la stipula dei Patti locali per la lettura (realizzati nell’ambito del progetto Città che legge del Centro per il libro e la lettura d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani), che prevedono una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per la promozione della lettura;. Vista l’affinità di intenti con Il Maggio dei Libri, alcuni video realizzati da sindaci, assessori e referenti dei Patti per la lettura in tutta Italia verranno diffusi sui social ufficiali della campagna come testimonianza concreta del costante impegno in ambito culturale da parte delle tante comunità interessate; e secondo, ma non certo per importanza, il Libro bianco della lettura, indagine realizzata dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con l’Ufficio studi dell’Associazione Italiana degli editori (AIE): una ricerca a 360 gradi sul rapporto tra gli italiani e la lettura, in qualsiasi forma e su qualsiasi piattaforma o supporto, durante i mesi dell'isolamento e in cui, oltre alla fotografia dettagliata dell’industria editoriale all’indomani dell'emergenza, verranno offerti consigli, idee, prospettive, sfide, necessità e linee guida definite con il contributo di editori, librerie, biblioteche, associazioni, festival.
-Il periodo in cui viviamo con le limitazioni imposte dalle misure di contenimento del COVID-19 hanno in qualche modo influenzato le manifestazioni programmate?
Certamente. Abbiamo dovuto riconvertire rapidissimamente un intero programma di migliaia di manifestazioni dal “mondo reale” al “mondo virtuale” e riportare on line tutto quel che era stato pensato per gli spazi concreti e “abitati” dai nostri amici lettori. Però, come dice la sapienza popolare, non tutti i mali vengono per nuocere: e queste limitazioni, hanno prodotto una vera e propria esplosione di interesse, di lettori, di letture, di libri che circolano nell’etere e che respiriamo insieme all’ossigeno di cui tanto abbiamo bisogno. Insomma, il vantaggio è stato quello di poter rilanciare con maggiore efficacia comunicativa l’impegno verso la promozione della lettura e del libro, e di raggiungere così, in maniera più capillare, anche molte persone che nel “mondo reale” forse non ci avrebbero seguito: valorizzando ancor di più quel patrimonio di creatività, impegno e competenza già visibile nelle oltre 2.500 iniziative finora registrate in banca dati e svolte, per la maggior parte, in forma digitale.
-Come Direttore del Cepell e come autorevole scrittore ed intellettuale quale ritiene che sia il ruolo del libro e della lettura in un'epoca sempre più dominata dalle immagini?
La lettura che si realizza in ambiente digitale è una lettura a mero scopo informativo: si scorre velocemente, con il supporto delle immagini, per cercare una informazione, una curiosità, un dato o un nome. La lettura, “profonda” che si compie su un libro (cartaceo o digitale che sia, ma anche qui non mancano le differenze) è una lettura che mette in moto un circuito neuronale cerebrale molto complesso e articolato su livelli di diversa profondità corticale assai più articolato: è quella capacità, che chiamiamo inferenziale, che l’homo sapiens sapiens ha realizzato, di modificazione in modificazione e di selezione migliorativa in selezione migliorativa, nei millenni della propria presenza sulla terra. Sarebbe follia pensare che una modalità ‘veloce’ di lettura in ambiente digitale possa in qualche modo sostituire il bisogno profondo e ancestrale di “conoscere”, che si appaga solo con la lettura lenta e profonda del libro.
-A conclusione di questo interessante incontro vuole lanciare un messaggio ai giovani, purtroppo sempre più sviati da richiami superficiale e illusori, per richiamare la loro attenzione sull'importanza della lettura?
Vorrei poter cogliere questa occasione, ma non come autore di libri né come intellettuale, piuttosto semplicemente come padre: per raccomandare a tutti i nostri figli che le conquiste più belle e durature, quelle che ci consentono una ricchezza che mai nessuno potrà più rubarci, non sono quelle materiali di facile acquisizione; le conquiste che ci rendono speciali, ognuno unico nella propria orgogliosa diversità, sono quelle delle idee, del pensiero, delle parole. Non avremmo – pensateci bene, ragazzi – identità alcuna se non fossimo dotati di pensieri, di idee da esprimere con la preziosissima moneta della parola. Parole che impariamo dai libri, scrigni segreti in cui il tempo passato e presente conserva quelle monete che ci permettono di comprare il futuro.
Grazie Direttore del suo prezioso contributo e auguri di buon lavoro