Fabia Baldi
“E se è tutto un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare”: così il grande scrittore cileno, vittima eccellente del COVID-19, riassumeva il significato della vita nella deliziosa favola “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” che lo rese popolare anche tra i bambini.
Il 16 aprile 2020 finisce in Spagna, all’ospedale Olviedo, nelle Asturie, dove abitava a Gijon (con la moglie Carmen Yáñez, poetessa cilena) dal 1996, il sogno di questo grande scrittore, sognatore e combattente.
Sépulveda riassumeva infatti nella sua poliedrica personalità la dote del sognatore e il coraggio del combattente, la levità del poeta e il senso profondo dell’impegno politico e civile, non propagandato con retorica ma incarnato e testimoniato dolorosamente nelle sue scelte di vita.
Guardia del corpo di Salvator Allende, fatto prigioniero due volte dal Generale Pinochet e condannato all’esilio e torturato. Fu liberato sette mesi dopo grazie all’intervento di Amnesty International; combatté in Nicaragua e nella foresta Amazzonica a fianco degli indigeni Shuar che gli infusero il loro profondo rispetto per la natura. Da questa esperienza nascerà libro 'Il vecchio che leggeva romanzi d'amore'.
“Il cileno errante” lo aveva definito Pino Cacucci, uno degli scrittori e sceneggiatori italiani più conosciuti ed apprezzati in Sud America in un capitolo del suo libro “Camminando”(Feltrinelli, 1996).
Ricorda Cacucci in un’intervista di G. Fantasia per Huffpost: “Se oggi Lucio è stato preda di questo Coronavirus, è anche perché i suoi polmoni furono minati dalla dittatura di Pinochet, dalle torture subite e alla detenzione in un buco sotto terra. La dittatura cilena voleva farlo fuori, però non lo uccisero subito ma lo lasciarono marcire lentamente.”
Ambientalista convinto, aveva militato a bordo delle navi di Greenpeace nella battaglia contro le baleniere, a testimonianza di come la sua visione del mondo e la sua profonda sostanza morale non conoscessero distinzioni nella necessità suprema di contrapporsi all’ingiustizia, alla persecuzione: un impegno a tutto tondo, dove le differenze tra uomo e donna, tra adulti e bambini, tra esseri umani ed animali si stemperavano in una visione universale, nel senso di una missione incondizionata che lo portava a fianco di tutto ciò che è animato dal soffio vivificatore dell’Universo ed è preda della sofferenza e della prepotenza.
Come ricorda P. Martini (“Il libro dei fatti”) i suoi libri sono editi in Italia da Guanda: “Il mondo alla fine del mondo”, “Un nome da torero”, “La frontiera scomparsa”, “Incontro d’amore in un paese in guerra”, “Diario di un killer sentimentale”, “Jacaré”, “Patagonia Express”, “Le rose di Atacama”, “Raccontare, resistere” (con Bruno Arpaia), “Il generale e il giudice”, “Una sporca storia”, “I peggiori racconti dei fratelli Grim” (con Mario Delgado Aparaín), “Il potere dei sogni”, “Cronache dal Cono Sud”,” La lampada di Aladino”, “L’ombra di quel che eravamo”, “Ritratto di gruppo con assenza”, “Ultime notizie dal Sud”,” Tutti i racconti”,” Ingredienti per una vita di formidabili passioni”, “Un'idea di felicità (con Carlo Petrini), “L'avventurosa storia dell'uzbeko muto”,” La fine della storia”,” Vivere per qualcosa” (con José Mujica e Carlo Petrini), “Storie ribelli”.
Le favole: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”,” Trilogia dell’amicizia”,” Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”, “Le favole di Sepúlveda da colorare”,” Tutte le favole” e “Storia di una balena raccontata da lei stessa”.
A testimoniare il suo profondo legame con l’Italia, ricordiamo che Sepúlveda era dottore honoris causa alla Facoltà di Lettere presso l'Università di Urbino e cittadino onorario del comune di Pietrasanta (Lu) dal 2005.
In questa frase forse è racchiuso un emblematico testamento che nel punto di intersezione tra visionarietà e impegno Sépulveda lascia a chi dovrà ancora combattere per realizzare il sogno di una società migliore:
“L’ultima rivoluzione rimasta in sospeso è quella dell’immaginario: dobbiamo essere capaci di immaginare in quale mondo e in quale società vogliamo vivere, e se vogliamo essere cittadini o consumatori”.