Presentazione della corrente di pittura contemporanea
L’Effettismo è una corrente di pittura contemporanea ideata e fondata dal Maestro ing. Franco Fragale e oggi condotta dalla figlia e allieva dott. avv .Francesca Romana Fragale.
È la prima corrente pittorica fondata con Manifesto ufficiale in Italia dopo il Futurismo ed è la prima volta che un movimento artistico si trova a discutere sulla validità di opere provenienti dal medium tecnologico: è invalso l’uso dei computer nella vita contemporanea e l’informatizzazione è di stringente attualità, ma una creazione sorta da uno strumento del genere può essere definita artistica ma mai pittura: la pittura, per unanime definizione delle Accademie, è disegno e colore su supporto, null’altro.
Le correnti pittoriche storicizzate sono sorte da un accordo dei fondatori su determinati soggetti, ad esempio i Futuristi sul volo e il movimento, gli Impressionisti sulla luce.
Gli Effettisti sono liberi nella scelta del soggetto e della tecnica, ma devono attenersi a specifici criteri: devono conoscere le tecniche del disegno e della pittura, tendere all’originalità compositiva e suscitare nell’osservatore stupore emotivo.
Ha come fondamento scientifico le teorie di Jean Pierre Changeaux, scienziato antesignano della teoria dei neuroni specchio applicata all’arte.
L’Effettista con le sue opere pittoriche deve stimolare un meccanismo di empatia o riconoscimento contestualmente neuronale e emozionale.
L’Effettismo tiene a recuperare la Pittura svolta con il cavalletto, l’imprimitura della tela o della base, con disegni preparatori, colori, pennelli o spatole.
Sulla falsariga della tradizione italiana L’Effettismo intende riportare l’arte ai fasti del nostro Passato e promuovere la pittura italiana all’estero, alla stregua della lirica, dell’alta moda e delle eccellenze enogastronomiche.
L’Effettista rispetta il Creato, l’Ambiente, aborre la scorrettezza antietica, non copia, non plagia e non proferisce malevolenze sugli altri.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito all’appiattimento del moto creativo per una mera emulazione di tecniche e modalità artistiche emerse oltreoceano dalla Pop Art in poi.
Obiettivo dell’Effettismo è quello di riportare nel ruolo di centralità un certo tipo di arte pittorica.
Corrente eclettica, è abbracciata da 20 pittori professionisti, che vantano un vissuto articolato: ci sono avvocati, musicisti, giudici, giornalisti, matematici, filosofi, poeti, attori, scrittori, commercialisti, architetti, ingegneri, biologi e giornalisti che hanno scelto l’arte.
L’Effettista rifiuta il plagio anche inconscio e la copia, aspira all’originalità della tecnica e persegue la purezza del moto creativo, cercando un’autentica ispirazione al fine di imprimere un effetto di stupore emotivo nell’osservatore: non solo il bello, anche un semplice spunto di riflessione.
Rifiuta l’arte che arreda e non riconosce il principio della riconoscibilità dello stile dell’autore: l’Effettista può traslare dal figurativo all’informale, all’astrattismo, all’iperrealismo, in base al soggetto di volta in volta ideato.
L’Effettismo è sede di libertà e idee.
I membri hanno recentemente pubblicato un libro, dal titolo “Effettismo”, edito da Gangemi Editore, che è stato presentato alla Sala stampa della Camera dei Deputati. Attivi sui social, hanno un sito internet “Effettismo”; singolarmente e assieme hanno esposto le loro opere in Italia e all’estero.
La sede centrale è a Roma, in via Germanico. Hanno sedi anche in Campania, Lombardia, Toscana, Sicilia.
Hanno attivato il recupero dei cenacoli culturali aprendo per primi a Roma il “Salotto effettista”, ove i Membri pittori e gli Effettisti Emeriti ricevono politologi, filosofi, storici per attuare dei ristretti simposi.
Tengono un Corso di disegno e pittura Effettista, dal nome “Effetto Natura”, che induce anche a un rapporto inscindibile con la Musica.
Hanno esposto le loro opere a Roma, nella Galleria dei Miracoli di via del Corso, alla Cappella Orsini e al Museo Diocesano di Aversa. Sono in raccordo con l’Associazione I,XII,XIII e riconosciuti dall’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura.
Segni distintivi sono la cravatta rossa e l’effige gialla.
Il loro motto è “l’arte è anche follia”.
Hanno parlato di loro Radio Rai 1, il quotidiano “Libero”, “Arte24” di Rete Oro, Rai 3, molti Annuari e Riviste specializzate nell’arte contemporanea.
Roma, 6 luglio 2022