di Sonia Marino
Qualche giorno fa il Governo ha presentato le linee guida sulla scuola, accennando anche a nuove postazioni scolastiche singole, che assicurerebbero il distanziamento fisico. Nel corso della presentazione sono apparse anche delle immagini di postazioni singole ‘con appoggio incorporato alla sedia’.
In alcuni articoli online e non, tali arredi venivano definiti ergonomici.
I modelli di postazione scolastiche presentati sono colorati, gradevoli, dalle piacevoli linee curve che danno l’idea di assecondare ‘ergonomicamente’ le curve fisiologiche della colonna vertebrale.
Immaginate in queste postazioni i vostri figli mentre svolgono un’attività, magari disegnare. Fogli, matite, gomme e squadrette e la loro manina su quel piccolo ripiano.
Oppure quando necessitano di tenere contemporaneamente aperti un quaderno, su cui scrivono, e un libro.
Pensate a quando è capitato a voi di utilizzarle ad un convegno o seminario, non vi siete sentiti un po’ costretti?
Tra l’altro non sono regolabili, il che crea problemi a chi è troppo alto o di corporatura robusta, e il ripiano inferiore per l’appoggio dello zaino limita ulteriormente ogni movimento.
Già solo pensando a queste criticità vi renderete conto che non sono delle postazioni adatte per i bambini.
Da molto tempo sappiamo che per assicurare benessere al nostro corpo non è sufficiente mantenere una postura corretta, si deve anche evitare una prolungata staticità.
In pratica, non è un bene rimanere per ore seduti e sempre nella stessa posizione.
È necessario, dunque, utilizzare postazioni regolabili che rispondano, sia alla forte variabilità antropometrica che si può riscontrare nella popolazione scolastica a parità generazionale, sia nel contempo consentire l’alternanza seduta/posizione eretta.
È importante anche il corretto utilizzo delle postazioni. Benefici si ottengono dalla diffusione delle conoscenze ergonomiche, con una particolare attenzione all’informazione sulla corretta postura e le quotidiane routine di ginnastica preventiva.
In un progetto che condussi anni fa, e in cui, attraverso il disegno, i bambini esprimevano le loro necessità anche in merito agli arredi, la maggioranza disegnò banchi ampi, dove trovavano posto piantine ornamentali, lampade, persino distributori d’acqua. I bambini desideravano un ambiente confortevole e piani d’appoggio spaziosi, adeguati alla natura delle loro attività.
E qui mi domando, ma avete chiesto ai bambini? Li avete coinvolti nella ideazione di una nuova scuola? Certo siamo in una situazione di emergenza, e i nuovi arredi devono soddisfare dei requisiti di sicurezza, ma nel contempo si devono realizzare anche ambienti adeguati alle esigenze dei ragazzi.
Ecco l’ergonomia è questo. Semplificando, l’ergonomia deve renderci confortevole, facile e sicuro l’uso degli oggetti e tutte le nostre attività. Applicare l’ergonomia significa comprendere le esigenze degli utenti per valutare quali prodotti per svolgere l’attività gli siano più confortevoli e sicuri – ergonomici - e come questi debbano essere inseriti negli ambienti per essere sempre adeguati a rispondere ai requisiti di facilità d’uso e sicurezza.
Un tempo il termine ergonomia era di esclusivo utilizzo tecnico, noto a pochi professionisti.
Poi il marketing l’ha scoperto, ne ha valutato le potenzialità, in termini di immagine di qualità dei prodotti e di capacità di renderli commercialmente più attraenti.
Da quel momento è stato tutto un proliferare di sedie ergonomiche e materassi ergonomici.
Nulla di male, se non fosse che la diffusione del termine l’ha reso comune ma con scarsa conoscenza del significato, e questo spesso genera “storture” informative che portano ad un risultato opposto: la disinformazione.
Alcuni riferimenti:
- Postural habits in adolescents: the influence of a school physiotherapy program on improving the knowledge of postures, International Journal of Adolescent Medicine and Health, 2020, Beatriz Minghelli
- Promozione e divulgazione della cultura della sicurezza. Importanza della comunicazione del rischio nelle strutture scolastiche, SIMLII, 2008, Sonia Marino et al.
- Il banco scolastico come fattore di rischio: il ruolo dell’ergonomia nella prevenzione, SIMLII, 2008, Sonia Marino et al.
Sezione ricerca di Integronomia, ergonomia e sostenibilità http://www.integronomia.it/ricerca.html